Svizzera

Secondo richiamo raccomandabile, ma non prima dell’autunno

Covid, secondo booster per ora consigliato solo agli ultraottantenni e immunocompromessi. Passata l’estate, lo sarà per le persone ‘a rischio’

Non (ancora) per tutti
(Ti-Press)
5 luglio 2022
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Un’ulteriore dose di richiamo del vaccino contro Covid-19 dovrebbe essere raccomandata a tutta la popolazione, ma non prima dell’autunno. Per il momento l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) e la Commissione federale per le vaccinazioni (Cfv) consigliano il richiamo solo agli ultraottantenni.

Data la diffusione della variante Ba.5 Omicron e l’aumento del numero di casi in Svizzera registrato dall’inizio giugno, le persone di età superiore agli 80 anni e immunocompromesse dovrebbero ricevere sin da ora un secondo richiamo, hanno dichiarato gli esperti nel corso di una conferenza stampa a Berna. Sono i soggetti più a rischio poiché in questi gruppi la protezione del vaccino contro decorsi gravi si riduce più rapidamente. L’obiettivo è ridurre il rischio di forme gravi di malattia durante i mesi estivi.

È probabile che gli over 80 che si sottopongono al richiamo ora debbano comunque ripeterlo entro la fine dell’anno, hanno aggiunto gli esperti. Per gli ultraottantenni, la seconda iniezione di richiamo è gratuita. Per gli altri, e in particolare per coloro che desiderano viaggiare quest’estate, il vaccino rimane a pagamento e costa circa 60 franchi.

Attendere l’autunno

Per tutti gli altri gruppi di persone già completamente immunizzati, l’Ufsp e la Cfv raccomandano di aspettare l’autunno per un’ulteriore dose di richiamo. Secondo il presidente della Commissione per le vaccinazioni, Christoph Berger, una quarta vaccinazione per gli adulti sani non è attualmente molto utile. Protegge a malapena dalla trasmissione e solo limitatamente dai corsi gravi.

Meglio aspettare quindi l’autunno, quando saranno a disposizione probabilmente vaccini più mirati. Alla fine di giugno, il laboratorio Moderna ha presentato a Swissmedic una domanda di autorizzazione per un vaccino bivalente contro Covid-19 adattato alla variante Omicron.

Nonostante l’aumento dei casi dovuti alle sottovarianti Omicron, il numero di ricoveri ospedalieri rimane basso, la situazione in terapia intensiva è sotto controllo e i decessi sono a un livello molto basso. Circa il 95% della popolazione è entrato in contatto con il virus, attraverso la vaccinazione o perché si è infettato. Non ci sono indicazioni che l’infezione con le sottovarianti Ba.4 e Ba.5 possa causare effetti più gravi rispetto alle varianti precedenti. L’Ufsp non si aspetta quindi un sovraccarico del sistema ospedaliero nelle prossime settimane, ha dichiarato Céline Gardiol, responsabile della sezione Controllo delle infezioni e programma di vaccinazione dell’Ufsp.

Prioritari i gruppi a rischio

La raccomandazione in autunno sarà rivolta prioritariamente alle persone "a rischio", ovvero gli over 65 anni, le persone fragili, alle donne in gravidanza e agli operatori sanitari. L’obiettivo principale sarà evitare un eventuale sovraccarico del sistema sanitario. I bambini dai 5 ai 15 anni non saranno interessati.

Impossibile al momento prevedere quando sarà emanata una raccomandazione generalizzata per il richiamo, precisa ancora l’UFSP. La decisione dipenderà da diversi fattori: la situazione epidemiologica, la disponibilità e l’efficacia di un vaccino adatto alle varianti attuali.

In caso di raccomandazione generalizzata, la vaccinazione di richiamo sarà gratuita: i costi saranno a carico della Confederazione, dei Cantoni e dell’assicurazione di base. I cantoni saranno responsabili dell’organizzazione delle vaccinazioni.

Sette milioni di dosi

L’Ufsp precisa che la Svizzera dispone attualmente di dosi sufficienti di vaccino. Le trattative con Pfizer/Biontech e Moderna sono state completate per il 2023 e sono state ordinate un totale di 7 milioni di dosi. Il Consiglio federale avrebbe voluto raddoppiare questo importo, ma il Parlamento ha deciso di ridurre gli acquisti durante il dibattito sul budget.

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