Cemento e proteste

Dopo le minacce degli attivisti Holcim annulla le porte aperte

Lo scopo dell'incontro era proprio quello di presentare i progressi nella produzione del cemento in fatto di ecosostenibilità

Nel mirino degli ambientalisti
(Keystone)
26 aprile 2024
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Holcim ha annullato una giornata di porte aperte presso il cementificio di Eclépens (Vaud) a causa delle minacce di attivisti che criticano l'impatto ambientale dell'azienda. Scopo dell'incontro con la popolazione, previsto sabato 4 maggio, era proprio quello di presentare i progressi nella produzione del cemento, che la società ritiene oggi maggiormente rispettosa della natura.

"Siamo stati avvertiti di azioni in preparazione da parte di attivisti radicali che ci hanno spinto a prendere questa difficile decisione", ha indicato un portavoce a Keystone-Ats. L'addetto stampa non ha voluto fare ulteriori commenti su queste minacce, limitandosi ad affermare che "sono purtroppo aumentate di numero negli ultimi giorni".

Da diversi anni il gruppo – che nella sua forma attuale è nato nel 2015 dalla fusione fra la svizzera Holcim (in precedenza Holderbank) e la francese Lafarge – è al centro delle critiche degli attivisti per il clima. A Eclépens – località più o meno a metà strada fra i laghi di Neuchâtel e Lemano – le proteste erano arrivate al culmine tra il 2020 e il 2021, quando la locale collina di Mormont, dove Holcim preleva il calcare necessario per la produzione di cemento, era stata occupata dagli attivisti.

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