Il Governo sostiene il progetto della commissione degli Stati, ma propone alcune modifiche. La misura andrebbe applicata anche alle residenze secondarie.
Berna – Il Consiglio federale è favorevole all'abolizione del valore locativo, ma propone alcune modifiche rispetto al progetto presentato dalla Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-S).
Il testo della commissione chiede la soppressione dell'imposizione del valore locativo per l'abitazione primaria a livello federale e cantonale. In compenso non potrebbero più essere dedotte dalle imposte le spese di manutenzione dell'immobile e gli interessi passivi.
Il governo - ricorda un comunicato odierno - ha più volte sottolineato le lacune del sistema attuale, come gli incentivi all'indebitamento privato o la complessità tecnica. È quindi favorevole all'abolizione del valore locativo, ma con alcune differenze rispetto alla proposta di partenza.
Queste modifiche comportano un sostanziale cambiamento nel calcolo delle ripercussioni finanziarie. Con un tasso ipotecario dell'1,5 %, la CET-S ha stimato a 660 milioni di franchi le minori entrate per Confederazione, Cantoni e Comuni. Se le proposte del Consiglio federale venissero accettate il gettito diminuirebbe invece di 1,66 miliardi di franchi. Con un tasso ipotecario del 3,5%, il progetto della commissione comporterebbe maggiori entrate per circa due miliardi di franchi, mentre con le proposte dell'Esecutivo queste sarebbero di soli 150 milioni di franchi.
Le minori entrate per Confederazione, Cantoni e Comuni derivanti dal cambio di sistema relativo alle abitazioni secondarie non sono quantificabili, precisa un comunicato.