Tecnologia

Un centro di eccellenza del software nel cuore del Ticino

Studiare, e insegnare, come funziona il software è essenziale per comprendere una società sempre più basata sui dati e sulla loro elaborazione

Ricerca, insegnamento e territorio. Il codice per lavorare in sintonia.
(depositphotos)

Il Software Institute nasce a Lugano nel 2017 con l’obiettivo di diventare un centro di eccellenza dedicato alla ricerca e alla formazione nel campo dell’ingegneria del software. L’istituto è stato fondato dal professor Michele Lanza – che ne è tuttora il direttore – oltre che il responsabile del gruppo di ricerca Reveal che si occupa di facilitare la comprensione e l’evoluzione di sistemi di software complessi. Oltre a Reveal, il Software Institute conta altri cinque gruppi di ricerca guidati da altrettanti ricercatori di rilievo internazionale: Gabriele Bavota (Seart, analisi del software, studi empirici e l’intelligenza artificiale applicata al software), Carlo Alberto Furia (Atom, metodi formali, verifica e validazione software), Matthias Hauswirth (LuCE, educazione e insegnamento dell’informatica), Cesare Pautasso (Design, architettura del software e ingegneria web) e Paolo Tonella (Tau, software testing e intelligenza artificiale applicata al software). Al cuore dell’istituto si posiziona CodeLounge, uno speciale centro di ricerca e sviluppo diretto dal dottor Marco D’Ambros. CodeLounge si occupa di ricerca applicata e del trasferimento tecnologico derivante dalla ricerca di base in applicazioni pratiche, come ad esempio la creazione di nuovi prodotti o servizi.

La ricerca condotta al Software Institute spazia tra la creazione di nuovi modelli teorici e la gestione delle sfide pratiche che incidono sulla società moderna. Una società che deve confrontarsi ogni giorno con grandissime quantità di dati (i cosiddetti “Big Data”) generati ogni secondo da transazioni commerciali, interazioni sui social media, sensori, dispositivi mobili e altro ancora. Per capitalizzarne appieno il potenziale, diventa quindi necessario saper progettare e sviluppare nuovi approcci e moderni sistemi di software, che è l’attività primaria del Software Institute.

A sette anni dalla sua nascita, grazie anche alla posizione strategica nel cuore della Svizzera italiana e ai ricercatori di fama internazionale che ne fanno parte, il Software Institute è diventato un punto di riferimento internazionale nel campo dell’ingegneria del software, offrendo un ambiente accademico dinamico, ricerca di punta e programmi educativi di eccellenza per gli studenti interessati a un futuro nell’industria del software.

La formazione, la ricerca e il loro impatto

Fiore all’occhiello del Software Institute è il programma di Master in Software & Data Engineering (MSDE). Questo Master è un’opportunità unica per gli studenti per diventare ingegneri del software e dei dati altamente qualificati, in grado di gestire efficacemente la crescente complessità dei moderni sistemi software e le enormi quantità di dati che essi generano e manipolano. Gli studenti hanno accesso a un ambiente di apprendimento stimolante, arricchito da laboratori all’avanguardia e programmi di studio moderni e interdisciplinari. Grazie a una combinazione di insegnamento teorico e pratica, vengono preparati ad affrontare sfide complesse nel mondo reale e a diventare dei professionisti ambiti nel mondo della “Information Technology”.

A oggi, sono circa una settantina gli studenti che hanno ricevuto un Master in Software & Data Engineering e hanno tutti trovato facilmente un posto di lavoro al termine del loro percorso di studio. Oltre l’85% di loro ha deciso di intraprendere una carriera professionale mentre gli altri hanno continuato la formazione iniziando un dottorato. Oltre il 50% dei laureati ha scelto di rimanere in Ticino, quasi il 30% si è spostato in un altro cantone, mentre poco meno del 20% dei laureati ha deciso di andare a lavorare all’estero.

Il Software Institute conta sei gruppi di ricerca, un centro di ricerca e sviluppo e oltre 50 membri tra studenti di dottorato, postdoc e ingegneri del software. Negli anni, i ricercatori del Software Institute hanno intrapreso una vasta gamma di progetti di ricerca che spaziano dalle nuove tecnologie alla sicurezza informatica fino all’intelligenza artificiale, contribuendo così al progresso della disciplina. In meno di sette anni dalla sua fondazione, l’istituto ha realizzato 49 progetti, tra cui due prestigiosi progetti ERC (European Research Council), 26 progetti finanziati dal Fondo Nazionale Svizzero per la ricerca scientifica (FNS) e 18 progetti di ricerca applicata e mandati di sviluppo, per un totale di oltre 15 milioni di franchi.

Scuole estive, hackaton e… auto a guida autonoma

Il Software Institute non è solo la somma dei gruppi di ricerca che lo compongono. Sin dalla sua nascita, infatti, oltre a effettuare ricerca di punta e offrire un proprio percorso di Master, il Software Institute ha anche organizzato diversi eventi, come scuole estive e hackathon.

SIESTA, la scuola estiva internazionale di ingegneria del software organizzata dall’istituto giungerà quest’anno alla sua quarta edizione. Le precedenti edizioni, due svoltesi a Lugano e una in Italia, co-organizzata con l’Università degli Studi del Molise, hanno avuto un grande successo e hanno visto la partecipazione di studenti e studentesse da tutto il mondo. Ricercatori e ricercatrici di fama internazionale vengono invitati a condividere la loro ricerca e a dispensare consigli utili agli studenti. A loro volta, gli studenti hanno la possibilità di presentare il proprio lavoro e ricevere riscontri dagli altri partecipanti, dai relatori e dagli organizzatori. Gli indimenticabili eventi sociali completano il programma di SIESTA permettendo ai partecipanti di condividere le loro idee in un contesto informale e rilassante.

Tra gli altri eventi organizzati dal Software Institute ci sono l’ultima edizione dei “Voxxed Days Ticino” (co-organizzata con Ated e Supsi), due edizioni di “Formula USI”, una competizione a squadre per costruire, addestrare e far gareggiare un’auto a guida autonoma in scala, il primo “USI Hackathon” organizzato con il supporto della Città di Lugano nel 2019, attività di divulgazione nei licei e manifestazioni come le “Giornate digitali svizzere” e “Sportech”.


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Distribuzione cumulativa dei fondi ottenuti dal SI

Progetti innovativi e uno stretto legame con il territorio

Nel perseguire il suo mandato di servizio alla comunità, noto anche come “Terzo mandato”, il Software Institute si dedica attivamente allo sviluppo economico, sociale e culturale della regione. Grazie a varie iniziative svolte da CodeLounge, l’istituto si impegna a promuovere l’innovazione e il trasferimento di conoscenze e tecnologie verso l’industria e la società.

Uno dei progetti del Software Institute è “TUML”, diretto dal professor Lanza e finanziato dall’Ufficio federale delle strade (USTRA). Si tratta di un classico esempio di ricerca applicata dove un partner industriale (la Lombardi SA di Giubiasco) si affida a un centro di ricerca per risolvere un problema concreto. In questo progetto, l’idea è di valutare l’utilizzo di UML – un linguaggio visivo normalmente utilizzato per specificare, costruire e documentare i sistemi software – per modellare i diversi processi necessari alla gestione operativa e della sicurezza di una galleria autostradale.

Un’altra iniziativa, diretta dal dottor D’Ambros, è un progetto di ricerca interdisciplinare finanziato dal programma FNS Sinergia e sviluppato in collaborazione con l’Istituto di economia della Facoltà di scienze economiche dell’USI, il centro per il diritto e l’economia (Dgess) dell’ETH di Zurigo e la Scuola di economia e scienze politiche dell’Università di San Gallo. L’idea è quella di sfruttare le tecniche di elaborazione del linguaggio naturale per trasformare un ampio corpus di documenti storici in dati strutturati e geo-codificati, rendendo poi possibile effettuare analisi di vario tipo. In questo progetto CodeLounge utilizza algoritmi di intelligenza artificiale all’avanguardia per estrarre e classificare tutte le informazioni rilevanti al fine di ricostruire le fasi della vita di un’azienda, dalla sua fondazione al suo scioglimento.

Infine, il progetto “E-waste”, diretto sempre dal dottor D’Ambros e sviluppato in collaborazione con l’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) e Valbenne SA, riguarda lo sviluppo e la sperimentazione di un innovativo sistema “intelligente” per la gestione dei rifiuti clinici. Il progetto è finanziato da Innosuisse, l’Agenzia svizzera per la promozione dell’innovazione, e consente di tracciare in tempo reale i rifiuti clinici, per garantirne il corretto smaltimento e ottimizzare il processo e la gestione amministrativa. Nell’ultimo anno sono stati movimentati più di 70mila bidoni in 900 viaggi consentendo il corretto smaltimento di quasi 400 tonnellate di rifiuti clinici.

Il miglior modo per predire il futuro è inventarlo

La società moderna sta cambiando rapidamente grazie alla tecnologia e all’intelligenza artificiale. Guardando avanti, dobbiamo essere pronti ad affrontare le sfide e sfruttare le opportunità che questa evoluzione porta con sé. Il Software Institute si impegna a promuovere l’adozione responsabile ed etica delle nuove tecnologie, incoraggiando l’apprendimento continuo tra studenti e ricercatori per rimanere al passo con i tempi. Per cogliere appieno le possibilità future, dobbiamo comprendere l’impatto delle nuove tecnologie, essere proattivi e mantenere una mentalità aperta. Tuttavia, è fondamentale anche rimanere radicati nei nostri valori umani. A monte di questo ci sono le sfide concrete come il finanziamento sostenibile di un istituto unico nel suo genere, le quali dipendono da attori esterni, non sempre allineati con l’obiettivo principale del Software Institute: guardare al futuro con fiducia, e creare un mondo migliore e più inclusivo per tutti.

*coordinatore accademico del Software Institute
** professore ordinario della Facoltà di scienze informatiche e direttore del Software Institute

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