Autorizzato l’abbattimento del lupo che ha attaccato 10 pecore
Prima volta che viene presa questa decisione dopo la ricomparsa, nel 2013, della specie nell’area
Nel canton Neuchâtel, per la prima volta dalla ricomparsa del lupo nel 2013, le autorità cantonali hanno autorizzato l'abbattimento di un predatore che ha attaccato dieci pecore, uccidendone nove nella regione del Mont Racine.
Sarà attuato da agenti della fauna selvatica con il sostegno di persone debitamente autorizzate, ha indicato oggi in una nota il Cantone.
Tra il 4 e il 5 ottobre, un lupo isolato ha ucciso nove pecore e ne ha ferita una su un pascolo situato sul Mont Racine, in territorio del comune di Val-de-Ruz (Ne). Gli attacchi su questo gregge sono avvenuti nonostante la presenza di una recinzione elettrificata istituita dall'allevatore, hanno precisato le autorità cantonali.
Keystone
Un cartello degli animalisti a protezione del lupo
Ai sensi del diritto federale, la decisione del Dipartimento dello sviluppo territoriale e dell'ambiente neocastellano avrà una validità di 60 giorni a partire dalla sua notifica.
Diversi incidenti negli ultimi tempi
Il lupo ha aggredito a diverse riprese animali da allevamento nelle ultime settimane nel Giura neocastellano.
Di recente un predatore ha ucciso un vitello a Chaumont e cinque pecore nella località di Brot-Plamboz (Ne). Esemplari isolati sono stati peraltro documentati nei comuni di Boudry (Ne) e Val-de Travers (Ne)
Migliorare la protezione delle greggi
I Cantoni possono autorizzare l'abbattimento di un lupo che ha causato danni importanti a condizione che misure di protezione ragionevoli siano state adottate in precedenza. Nel caso del Mont Racine, i provvedimenti presi dall'allevatore erano "di qualità e conformi alle direttive federali".
Al fine di migliorare la protezione delle greggi, il Cantone si impegna inoltre a definire le condizioni che consentano di prevenire danni agli animali da allevamento sul territorio.
Una diagnosi su eventuali punti deboli negli alpeggi riguardo ai lupi è in fase di elaborazione da parte della Camera neocastellana di agricoltura e viticoltura (Cnav). Dovrebbe permettere alla Cnav di migliorare i consigli in materia.
