Svizzera

Voto elettronico, si testa il nuovo sistema della Posta

Il test avviato dalla Confederazione durerà diversi mesi. Saranno verificate la conformità al diritto federale, la sicurezza e le possibili migliorie

(Keystone)
5 luglio 2021
|

La Confederazione ha avviato una verifica indipendente del futuro sistema di voto elettronico della Posta e del suo funzionamento. Il test durerà diversi mesi e sarà uno dei fattori determinanti per concedere ai Cantoni l'autorizzazione a riprendere le prove, intenzione che alcuni di essi hanno manifestato.

La riorganizzazione della fase sperimentale prevede ora che sia direttamente la Confederazione a far verificare in modo indipendente i sistemi, assumendo in tal modo una maggiore responsabilità in questo settore, scrive in una nota diramata oggi la Cancelleria federale. L'analisi coprirà l'intero processo: dallo sviluppo al funzionamento, fino all'emissione delle carte di legittimazione e al conteggio dei risultati delle singole votazioni.

Gli esperti a cui la Cancelleria ha conferito tale mandato saranno chiamati a pronunciarsi sulla conformità con i requisiti del diritto federale, sull'efficacia delle misure di riduzione dei rischi e sui possibili miglioramenti nell'ottica di un processo di sviluppo continuo. Invece, non spetterà loro decidere in merito all'impiego o meno di un sistema.

Questa competenza rimane infatti a Confederazione (autorità di autorizzazione) e Cantoni (svolgimento degli scrutini). I risultati, pubblicati probabilmente all'inizio del prossimo anno, saranno presi in considerazione dal Consiglio federale al momento di concedere un permesso generale a un Cantone che ne fa richiesta. Le basi giuridiche per la concessione delle autorizzazioni sono state riviste e sono attualmente in consultazione.

Le fondamenta legali che si applicano all'e-voting prevedono una serie di controlli che vanno oltre la citata verifica indipendente. Per esempio, i Cantoni devono assicurarsi che il fornitore gestisca un programma di "bug bounty" pubblico, vale a dire divulghi il codice del sistema e ricompensi finanziariamente chi vi rileva un errore.

Tutte queste misure sono volte a scoprire e correggere eventuali lacune, indica la Cancelleria. L'obiettivo è garantire che i sistemi di voto elettronico e il loro funzionamento continuino a essere oggetto di verifiche e miglioramenti costanti.

Nel giugno 2019, il governo aveva deciso di congelare momentaneamente il progetto di introdurre l'e-voting, parlando di problemi relativi alla sicurezza. Erano infatti stati scoperti gravi difetti nel codice sorgente del sistema della Posta. L'azienda l'ha quindi ritirato, elaborandone in seguito uno nuovo.
 
 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔