Svizzera

L'Ufsp raccomanda la vaccinazione a partire dai 12 anni

La raccomandazione è rivolta principalmente ai giovani con una malattia cronica o che vivono con persone immunodepresse

(Keystone)
22 giugno 2021
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L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e la Commissione federale per le vaccinazioni (CFV) raccomandano la vaccinazione contro il Covid-19 a tutti i ragazzi tra i 12 e i 15 anni che lo desiderano. Lo ha detto oggi in conferenza stampa il presidente della stessa CFV Christoph Berger.

Il vaccino è raccomandato specialmente ai giovani la cui salute è già fortemente compromessa da una malattia cronica e che desiderano scongiurare, quanto più possibile, ulteriori infezioni. Inoltre, è importante per coloro che convivono con persone immunodepresse, spiega l'UFSP in una nota.

L'Ufficio federale indica poi che "prima di fissare un appuntamento per la vaccinazione occorre effettuare un'analisi rischi-benefici individuale con i genitori o con un'altra persona di fiducia e in seguito decidere se e quando procedere con la vaccinazione". Finora, per gli adolescenti dai 12 anni in su l'unico vaccino omologato in Svizzera è quello di Pfizer/BioNTech. Secondo studi clinici effettuati su questa fascia d'età, l'efficacia sfiora il 100%.

Per questo gruppo d'età non c'è comunque un obiettivo vaccinale da raggiungere. Queste persone non necessitano di un certificato per partecipare a manifestazioni, ha precisato Mathys.

Più in generale, ha proseguito la direttrice dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) Anne Lévy, il 37% degli adulti è attualmente completamente vaccinato. Lo stato delle vaccinazioni è molto positivo in tutti i cantoni.

"Le date di vaccinazione disponibili sono costantemente riservate e le liste d'attesa si stanno accorciando". Con le dosi attualmente disponibili, l'obiettivo di vaccinare con almeno una dose il 75% delle persone a rischio e il 60% delle altre entro luglio sarà raggiunto, ha affermato ancora Lévy.

Concernente i certificati Covid, ad oggi ne sono già stati emessi più di due milioni. Entro fine mese tutte le persone vaccinate, guarite o testate che lo desiderano riceveranno l'attestato.

Il tasso d'incidenza degli ultimi 14 giorni è attualmente di 50,5 casi per 100'000 abitanti, un dato che il responsabile del settore crisi dell'UFSP Patrick Mathys definisce "rallegrante". Il tasso di riproduzione Re (che indica quante persone un infetto contagia in media con il coronavirus, ndr) è attualmente a quota 0,3, con tendenza tendenza costante o leggermente decrescente.

In merito alla variante "delta" (precedentemente nota come indiana), che desta preoccupazione in più Paesi, in particolare oltremanica, Mathys ha detto che con la vaccinazione completa la probabilità di trasmissione di questa variante è significativamente più bassa rispetto ai non vaccinati. Non si può invece ancora sapere se la diffusione della "delta" nel Regno Unito avrà ripercussioni anche in Svizzera.

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