Svizzera

Uccise un amico d’infanzia: 14 anni di carcere

Il condannato, un rumeno di 33 anni, aveva accoltellato a morte il collega di lavoro che conosceva da sempre

Ha deciso il tribunale di Horgen (Zurigo)
4 maggio 2021
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Il tribunale distrettuale di Horgen (ZH) ha condannato oggi un 33enne rumeno a 14 anni di reclusione per assassinio e all'espulsione dalla Svizzera per 13 anni. Nel 2018 l'uomo aveva ucciso con 15 coltellate il suo amico d'infanzia e collega di lavoro a Samstagern. La sentenza non è ancora definitiva.

Il tribunale ha riconosciuto alla sorella e ai genitori della vittima un risarcimento di 34'000 franchi. I giudici hanno seguito in gran parte le richieste del Ministero pubblico, che chiedeva 20 anni di prigione e 15 di espulsione dal Paese. La difesa auspicava l'assoluzione per mancanza di prove. L'imputato è rimasto in silenzio durante tutto il processo.

I due operai edili connazionali avevano bevuto parecchio quella sera di settembre del 2018 in un alloggio aziendale a Samstagern. Dopo l'esuberanza iniziale, si erano fatti prendere dall'aggressività, finendo per azzuffarsi. Un compagno di stanza, più grande, era riuscito a separarli, ma quando tutti dormivano l'accusato si era intrufolato nella stanza del suo avversario, che pure lui dormiva, e aveva sferrato 15 pugnalate, uccidendolo. L'arma, probabilmente un coltello costruito a mano, non è mai stata trovata.

Il 33enne, che non ha precedenti, era venuto in Svizzera alcuni mesi prima del crimine, grazie alla mediazione del suo amico. Nella loro lunga amicizia, i due era arrivati più volte a discutere animatamente, soprattutto se c'era di mezzo l'alcol, ha affermato il giudice.
Nota:

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