Svizzera

Il Covid-19 colpisce anche i richiedenti l'asilo

Sei i contagiati certi, altri 25 presentano sintomi e sono stati posti in isolamento

ti-press
20 aprile 2020
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 In Svizzera, sei richiedenti asilo sono affetti da Covid-19 e sono stati confinati. Lo ha indicato oggi la Segreteria di Stato della migrazione (Sem), precisando che altri 25 presentano sintomi del virus e sono stati posti in isolamento.

I centri federali di asilo sono occupati nella misura del 40%, ha ricordato la Sem, aggiungendo che in tal modo è possibile rispettare le norme sanitarie emanate dall'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp).

Dal 25 marzo, tutti i Paesi membri dell'area Schengen sono considerati a rischio per quanto riguarda la pandemia. I trasferimenti Dublino da e verso la Svizzera sono stati pertanto sospesi. Finora dieci persone non sono state spostate nello Stato competente entro il termine previsto, motivo per cui le domande di queste persone vengono esaminate nella Confederazione.

La chiusura delle frontiere ha provocato un crollo delle richieste di asilo, tanto che ogni settimana si contano una dozzina di entrate nei centri di asilo federali, contro le 120-180 di gennaio e febbraio. Circa dodici alla settimana anche le partenze.

Non sono ancora disponibili dati ufficiali sulle domande per le prime settimane di aprile, ma è probabile che il loro numero crolli. A marzo erano state 965, circa 230 alla settimana.

La Sem parte dal presupposto che si assisterà a un nuovo aumento dopo la pandemia. Se questo scenario non dovesse verificarsi, ci saranno conseguenze sul personale della Sem, tanto che non si può escludere una riduzione del numero di posti di lavoro.

La situazione è un po' diversa a livello cantonale. Il tasso di occupazione negli alloggi varia da cantone a cantone, e oscilla sostanzialmente tra il 60 e il 100%, ha indicato la Conferenza dei direttori cantonali della sanità e della socialità (CDS). Per evitare un'eccessiva occupazione, sono state aperte nuove strutture ricettive.

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