Hockey

‘Esami superati, ma ora inizia il difficile’

Ticino Rockets in rampa di lancio. Mottis: ‘Vogliamo dimostrare alla Lega che non siamo un club che dipende esclusivamente dai partner’

Una nuova avventura in Swiss League ai nastri di partenza (Ti-Press)
1 settembre 2021
|

«La passata stagione, per noi, è stata quella degli esami di maturità. Esami che, a bocce ferme, posso dire che siamo riusciti a superare brillantemente». È con questo preambolo retrospettivo che Davide Mottis introduce l'imminente inizio del campionato 2021/22 dei Ticino Rockets. «Un campionato che ora ci chiama alla conferma di quanto di buono è stato fatto nei passati dodici mesi e in tutti gli anni precedenti». Il presidente dei 'Razzi' biaschesi entra poi nel dettaglio della passata stagione: «A complicare le cose ci si è messa anche la pandemia, che ha reso ancora più impegnativa la sfida su tutti i fronti. Ma, come dicevo poc'anzi, siamo stati capaci di superare questi esami alla grande, e lo abbiamo fatto a ogni livello societario: ci siamo riusciti tanto sul piano finanziario, quanto su quello sportivo, con la prima storica qualificazione ai pre-playoff, approdando a uno stadio della competizione mai raggiunto nella storia passata dei Rockets. Ma positiva, la scorsa stagione, lo è stata anche per quel che concerne la trattativa con la nuova Swiss League, sfociata nella tanto agognata fumata bianca che ci garantisce l'appartenenza alla stessa dal profilo amministrativo per le prossime dieci stagioni. Alla fine, la grossa dedizione con cui abbiamo portato avanti il nostro progetto ci ha permesso di dimostrare con i fatti ai rappresentanti della nuova Lega che anche il nostro progetto merita di esistere, scongiurando così l'eventualità di dover mandare in fumo quanto portato avanti negli anni passati. Dulcis in fundo, gli esami li abbiamo superati anche dal profilo procedurale, staccando ancora una volta la licenza per il campionato entrante senza alcun tipo di restrizione o riserva».

Fin qui, la storia del passato, più e meno recente, dei Rockets. Che però adesso sono appunto sulla rampa di lancio della nuova stagione: e come si presenta la società ai nastri di partenza di questa nuova avventura in Swiss League? «Adesso inizia una sfida forse ancora più impegnativa: quella di confermare tutto questo, cercando di dare ulteriore stabilità al nostro progetto sportivo e societario. Consiglio d'amministrazione e staff dovranno dare ancora una volta prova di poter fare altrettanto bene, pur nella consapevolezza che non sarà facile considerando che la nostra è una realtà che si 'muove'. Ci impegneremo affinché la squadra abbia il suo 'zoccolo duro', in sintonia con quanto chiesto dalla neonata Lega. Dovremo emanciparci per avere una nostra indipendenza, ma non per questo comprometteremo la nostra missione di formare giovani sportivi per prepararli al potenziale salto di qualità».

Mottis chiama poi a raccolta i sostenitori. «Quest'anno più che mai mi aspetto un grande sostegno da parte di tutti: oltre a quello di autorità, sponsor e partner con cui collaboriamo, abbiamo bisogno anche di quello del pubblico. Il tempo delle pacche sulle spalle è finito: ora occorre che tutti ci manifestino la loro vicinanza, venendo alla pista. Serve più gente alle partite: vogliamo dimostrare alla Lega che non siamo una squadra che dipende unicamente dai nostri partner. Proprio per questo abbiamo varato una campagna abbonamenti a prezzi veramente interessanti: come obiettivo mi sono posto quota 400 tessere vendute. I Rockets sono la squadra di tutti, ma rischia di essere la squadra di nessuno se la gente diserta la pista». Per far crescere l'entusiasmo attorno alla squadra, il club ha inoltre deciso di proporre la diretta streaming (di qualità professionale) di tutte le partite che i Rockets disputeranno alla Raiffeisen BiascArena, cominciando dalla prima stagionale, venerdì 10 settembre contro il Sierre».

In cifre, i Rockets sono una realtà che comprende 34 persone tra staff tecnico e prima squadra, con un Consiglio di amministrazione composto da sei persone e altre due per quanto concerne il personale medico. Il budget per la stagione entrante è stato rivisto al rialzo rispetto al campionato 2020/21, passando da circa 1,6 milioni a 1,95 milioni di franchi. «Ciò che resta invariato è però il nostro obiettivo di sempre, ossia arrivare al pareggio dei conti. Anche se non sarà facile visto che per riuscirci dovremo raccogliere qualche franchetto in più». Intanto una bella boccata al club arriva dalla Banca Raiffeisen, sede della presentazione ufficiale della squadra e sponsor principale dei Rockets, che ha deciso di rinnovare la sua sponsorizzazione per altri tre anni, ossia fino al termine della stagione 2023/24.

Reuille: ‘Importanti passi avanti nella composizione della rosa’

Sébastien Reuille, direttore Sports & Management della società, fissa gli obiettivi per la stagione entrante: prima di ogni altra cosa, metteremo anche quest'anno l'accento sulla crescita sportiva dei giocatori, cercando di portarne il maggior numero nel massimo campionato». In cinque anni di 'progetto Rockets', sono ben 59 quelli passati da Biasca per poi vestire la maglia di un altro club di Lega nazionale: 39 in National League (con preponderanza quella dell'Ambrì Piotta: 14), 20 in Swiss League. «Cercheremo di portare all'interno del gruppo uno spirito di sana concorrenza tra giocatori di qualità. E, non da ultimo, cercheremo di guadagnare in attrattività. Come sempre miriamo a dare una certa stabilità alla squadra, cosa fondamentale per noi come società ma anche per lo staff tecnico. D'altro canto l'anno scorso il 43 per cento della nostra rosa ha disputato almeno il 30 per cento delle partite dei Rockets». Al capitolo rosa, Reuille precisa poi: «Rispetto alla passata stagione abbiamo fatto importanti passi avanti: i giocatori direttamente sotto contratto con noi sono passati da 4 a 7, e abbiamo pure ingaggiato uno straniero 'nostro', il primo della storia dei Rockets. Abbiamo pure contrattualizzato la posizione di Eric Landry, completando così il nostro staff tecnico con due allenatori a libro paga, visto che McNamara già ci figurava».

Landry: ‘Metterò l'accento sulla mentalità di squadra'

Proprio Landry, al capitolo straniero, si sofferma sulle doti del 25enne attaccante canadese François Beauchemin: «È un giocatore di carattere, che sa farsi valere in pista; caratteristiche che ne fanno un potenziale leader del gruppo. François ha anche un buon fiuto per il gol, cosa che non guasta mai nell'hockey. Ha le caratteristiche per essere uno dei leader del gruppo; il suo ingaggio ha anche un grande significato per la società». Sul piano sportivo, quali sono le aspettative del coach? «Voglio vedere una squadra concentrata dall'inizio alla fine. In uno sport di squadra come l'hockey non c'è posto per le individualità: remiamo tutti nella stessa direzione e siamo tutti sulla medesima barca. Insomma, metterò l'accento su quella che definisco la 'Team first mentality'». 

Consensi unanimi da Ambrì, Lugano e Davos

In generale, il 'progetto Rockets' (a cui si è unito anche il Ginevra), incassa il consenso pressoché unanime da parte dei club di National League con cui è stata allacciata la collaborazione. Consenso espresso a chiare parole dai rispettivi rappresentanti intervenuti in occasione della presentazione della squadra: Paolo Duca (Ambrì Piotta), Julien Vauclair (Lugano) e Ivan Fanconi (Davos): «Per noi la realtà dei Rockets rimane un concetto molto importante nella nostra strategia sportiva. Biasca è una sorta di ultimo step formativo, fondamentale, verso il cammino che porta alla National League: è qui che prima di tutto i nostri giovani devono dimostrare di potersi meritare un posto in squadra nel massimo campionato».

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔