Calcio

Lugano ‘work in progress’

Abascal: ‘La rosa non è ancora completa, ma ci adeguiamo. Voglio vedere un gruppo unito e dalla mentalità vincente’.

21 luglio 2018
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Si riparte. A una settimana dalla fine dei Mondiali, la Svizzera torna a respirare calcio. Tutti alla caccia dello Young Boys campione che rischia però di ingaggiare un testa a testa con il solo Basilea, mentre le altre squadre lotteranno più o meno fino all’ultimo per l’Europa League e la salvezza. Di questo gruppo fa ovviamente parte pure il Lugano che sogna di poter tornare a viaggiare nel Continente, ma che ha quale obiettivo principale quello di evitare gli ultimi due posti. La quarta stagione consecutiva in Super League per i bianconeri inizierà domani dal Tourbillon di Sion. Su un campo difficile, ma che lo scorso 18 aprile aveva regalato a Guillermo Abascal la prima vittoria sulla panchina bianconera... «Mi aspetto di vedere un gruppo unito, con una mentalità vincente – afferma il tecnico andaluso –. Un Lugano con personalità che sappia gestire le situazioni e sia consapevole dell’importanza di iniziare bene la stagione. Ma soprattutto voglio un Lugano cattivo negli ultimi 30 metri e molto generoso nello sforzo difensivo. Sarà una sfida intensa, in particolare a centrocampo, perché il Sion possiede giocatori maturi, furbi e “cattivi”».

Quello che scenderà in campo in Vallese è un Lugano più consapevole, proprio grazie al mese di allenamento alle spalle, di quella che è la filosofia del suo tecnico... «Sarà un gruppo che proporrà ciò che le quattro settimane a disposizione ci hanno permesso di costruire. La stagione è ancora lunga, di lavoro ne rimane tantissimo. Dalla ripresa degli allenamenti abbiamo gettato le basi, ciò che al momento ci serve per poter scendere in campo al Tourbillon».

Oltre che per il lavoro in profondità dei mesi a venire, il Lugano potrà cambiare anche in conseguenza di un mercato non ancora chiuso... «Al momento dobbiamo fare i conti con gli infortuni di Bottani e Sulmoni, oltre che c­­­­on un Janko appena tornato in gruppo. È chiaro, per ora la nostra rosa non è ancora sufficientemente attrezzata, ma ci stiamo lavorando. Ci tocca fare di necessità virtù, ma il mercato rimane aperto sino a fine agosto...».

Il tecnico iberico non si sbilancia in merito al profilo dei giocatori desiderati... «Necessitiamo in primo luogo di concorrenza interna per migliorare il livello globale del gruppo. Un giocatore non cresce di domenica in domenica, ma di giorno in giorno. Se gli manca la concorrenza, però, a lungo andare il suo livello decrescerà, in quanto si sentirà sicuro di un posto da titolare per mancanza di alternative».
A Cornaredo il tema legato ai portieri è sempre d’attualità. Abascal ha comunque già fatto la sua scelta... «Il titolare sarà Baumann. Quando ero arrivato a Lugano avevo dato fiducia a Kiassumbua perché in quel momento era lui il numero uno. Adesso, però, dopo gli allenamenti di questi mesi, sono pronto a puntare su Baumann».

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