Newsletter

Una vita a 1’400 metri all’insegna della semplicità

La storia di due famiglie che vivono in altura tutto l’anno sopra Chironico. Odermatt e Zurbriggen: due campioni dello sci e un paragone impossibile

26 febbraio 2024
|

Vivere secondo i ritmi della natura. Sopra Chironico c'è un terrazzo che si chiama Olina, un piccolo nucleo di rustici. Ci siamo stati per incontrare due famiglie che hanno deciso di vivere lì tutto l'anno e crescere i propri figli in altura a quota 1'400 metri nel segno della semplicità e sfruttando il più possibile la propria attività agricola. Una presenza trentennale all’insegna dell’amore per la montagna, di scelte singolari, collaborazioni e anche qualche attrito.

Sempre tra le montagne, ma con una vita di tutt'altro tipo, trascorre buona parte del suo tempo il fenomeno dello sci elvetico: Marco Odermatt, che con un impressionante vantaggio è già riuscito ad aggiudicarsi per la terza volta la Coppa del mondo di sci. Nel suo commento Stefano Marelli tenta il paragone impossibile con un altro campione svizzero dello sci di altri tempi: Pirmin Zurbriggen.

Ci spostiamo ora dalle montagne per approdare in città. Sono già passati trent’anni da quando venne presentato il Piano dei trasporti del Luganese (Ptl). Cosa resta ora di quella immaginifica creazione che fu il Ptl? Lo abbiamo chiesto a uno dei suoi padri: Brunello Arnaboldi, 84 anni, già capo della pianificazione di Lugano e poi segretario della Commissione intercomunale dei trasporti fino al 2010. Un bilancio tra progetti realizzati e altri naufragati.

Locarno, i suoi giovani e le sue famiglie. L’importante mole di iniziative già intraprese e i possibili scenari di sviluppo nella visione politica della capadicastero Nancy Lunghi. In un'intervista la municipale illustra quanto si è fatto a favore di giovani e famiglie, cosa si sta facendo e i progetti che bollono in pentola per il futuro.

Il Consiglio di Stato fa il punto sulla gestione dell’emergenza legata all’accoglienza dei profughi ucraini. E lo fa in un rapporto informativo nel quale mette in evidenza le principali difficoltà organizzative che il Cantone ha dovuto fronteggiare con l’arrivo delle molte persone in fuga dalla guerra.

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE