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Sul tema degli abusi, le Chiese devono essere più proattive

Dal panorama politico cantonale e nazionale alla volata per un posto agli Stati. Nell'edizione odierna si parla però anche di ex Cima Norma

10 novembre 2023
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"Le Chiese devono fare di più contro gli abusi sessuali". Stringi stringi, è questo il ‘succo’ della risposta del Consiglio di Stato all'interrogazione sul tema presentata da Matteo Quadranti. "Non è di competenza del Consiglio di Stato esprimersi sull’autonomia delle Chiese in generale; ritiene per contro auspicabile che, alla luce dei gravissimi fatti emersi dallo studio, le Chiese siano da subito più proattive ed efficaci nel prevenire gli abusi sessuali, nell’assicurare i colpevoli alla giustizia e nella tutela delle vittime", osserva per inciso l'esecutivo cantonale.

Nel commento con cui apriamo l'edizione odierna, Jacopo Scarinci fa il punto della situazione sulla realtà politica nel nostro Paese. E lo fa prendendo l'esempio dell'area rossoverde costituitasi ‘fronte comune’ per portare avanti un'agenda che comprende tutte le attuali emergenze, sia alle Cantonali, sia alle Federali; un esercizio che tuttavia, alla prova dell'urna, non è riuscito. E annota: "La causa non è da cercarsi in elettorati che non coincidono, ma su come è stata recepita la proposta".

Nell'edizione apriamo la prima di due finestre sul ballottaggio per l'elezione al Consiglio degli Stati. I candidati ticinesi si confrontano su migrazione, trasporti, pensioni, premi di casse malati e altro ancora. Oggi spazio (e ‘voce’) a Marco Chiesa, Greta Gysin e Amalia Mirante.

È stato ultimato il progetto per la riqualifica e il riuso dell’ex Cima Norma. Portata avanti da alcuni promotori riuniti nella società denominata Vb-Heritage Sa, l’operazione prevede la ristrutturazione dell’ex stabilimento industriale che chiuse i battenti nel 1968. L’intenzione è di dare vita a un centro polifunzionale con alloggio che riunirebbe più attività sotto lo stesso tetto, mantenendo predominante il carattere artistico, creativo e innovativo. Il tutto per un investimento di poco inferiore ai 20 milioni di franchi.

Dai Lugano Animation Days, festival del cinema di animazione, è transitato ‘Tufo’, storia animata ma vera di Ignazio Cutrò, imprenditore edile siciliano che ha sfidato il racket mafioso delle estorsioni diventando testimone di giustizia. Lo abbiamo incontrato, e con lui Vittoria Musci, autrice e regista del corto.

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