Ticino

‘Mi attendo dalla Chiesa misure efficaci e rapide’

Il presidente del Consiglio di Stato Raffaele De Rosa sugli abusi sessuali emersi dallo studio dell'Università di Zurigo

Il presidente del governo cantonale
(Ti-Press)
19 settembre 2023
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«Gli abusi sessuali, le molestie, la minaccia all’integrità della persona non devono essere tollerate in alcun modo e a nessun livello: vanno combattute ovunque, Chiesa compresa, che della società è una componente». Il presidente del Consiglio di Stato Raffaele De Rosa è netto. ‘laRegione’ lo ha avvicinato dopo il suo intervento nel pomeriggio in parlamento in occasione del lungo, e a tratti acceso, dibattito sugli esiti dell’audit riguardante il caso dell’ex funzionario del Dipartimento sanità e socialità condannato per coazione e violenza carnale e sulle modalità con cui all’epoca il dossier è stato gestito all’interno dell’Amministrazione cantonale.

“Come governo riteniamo estremamente importante anche impegnarsi di più, per fare tutti di più. Per favorire una cultura, una consapevolezza all’interno della società che permettano di eliminare, di estirpare l’omertà su fatti incresciosi e gravi, come i reati sessuali”, ha detto in aula il consigliere di Stato del Centro. Nessun accenno in parlamento a quanto emerso dallo studio dell’Università di Zurigo: un migliaio di abusi, quelli censiti, nella Chiesa cattolica negli ultimi settant’anni. «Ma la condanna di ciò che lo studio ha evidenziato è scontata, non è assolutamente in discussione – chiarisce De Rosa –. E personalmente confido nell’adozione di provvedimenti efficaci e in tempi possibilmente brevi da parte di quella stessa Chiesa che, commissionando la ricerca, ha voluto fare la massima chiarezza, il che è già un primo importante passo nella giusta direzione, che serve a rafforzare la consapevolezza della gravità di ciò che è successo. Ora bisogna essere conseguenti: sono indispensabili delle misure affinché certe situazioni non si ripetano più».

Il deputato del Plr Matteo Quadranti ha intanto depositato la preannunciata interrogazione, in cui chiede fra l’altro al Consiglio di Stato se sia intenzionato a prendere contatto “con i rappresentanti delle Chiese per intavolare un dialogo e stabilire una roadmap sul da farsi?”. Farete questo passo? De Rosa: «Come per tutte le interrogazioni, risponderemo per iscritto a questa e alle altre domande contenute nell’atto parlamentare».

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