Dopo nemmeno tre anni di vita è già tempo di aggiornamenti per la Sportage
Non v’è davvero alcun dubbio circa il fatto che la Sportage sia uno dei modelli più importanti per KIA. Tanto per citare una cifra, lo scorso anno ogni 69 secondi veniva venduta una Sportage da qualche parte nel mondo, il che dovrebbe far almeno intuire la sua importanza strategica sia in Europa che nel resto del globo. A poco più di due anni dal suo debutto è infatti stata già sottoposta ad un lieve aggiornamento a tutto campo, così da poter proporre le ultime novità del marchio e tenere quindi il passo tra le capofila dell’agguerrito segmento dei SUV.
Tra quelle degne di menzione v’è sicuramente l’introduzione di un motore turbodiesel “micro-ibrido”, cui fa seguito un completamento dei dispositivi di sicurezza attivi (di cui era già comunque ben equipaggiata) nonché le opportune rivisitazioni estetiche esterne.
L’esemplare della nostra prova era invece equipaggiato con un più tradizionale turbo-benzina da 1.6 litri abbinato ad un cambio doppia frizione e alla trazione integrale, che pur non restando fermo al palo grazie ai suoi 177 cavalli di potenza soffre a volte i cambi di passo in autostrada, dovendo scalare rapporto nel riprendere velocità nonostante i 265 Nm di coppia disponibili costantemente tra 1’500 e 4’500 giri/min. Poco male che il cambio a doppia frizione sia veloce anche nell’uso più sportivo e che su strada la Sportage risulti assai piacevole, senza un particolare sapore ma con qualità dinamiche interessanti, fatta eccezione per il carattere sottosterzante riscontrato nelle uscite di curva più brillanti. Ad esserci particolarmente piaciute sono state tuttavia la prontezza e la precisione dello sterzo ai piccoli angoli. Molto stabile, la Sportage continua ad essere rassicurante in ogni condizione d’impiego e ben sostenuta da interventi dell’elettronica molto precisi e poco invasivi, mentre l’impianto frenante è ben modulabile e assicura degli spazi d’arresto brevi. L’assetto garantisce inoltre un buon molleggio senza cedere troppo terreno al coricamento; al comfort giovano sicuramente anche i cerchi da “soli” 17 pollici proposti con l’allestimento (intermedio) dell’esemplare in prova. I consumi rilevati si aggirano attorno ad una media effettiva di 8,5 l/100 km.
La Sportage si conferma un ottimo SUV anche per l’impiego familiare, a cominciare da un vano bagagli che pur nella sua semplicità vanta una capienza a ridosso dei 500 litri. Ma a fare la differenza è il divano posteriore, che grazie ad una seduta più alta di 3 cm e il livello del pavimento abbassato di 4 cm assicura uno spazio sovrabbondante per quattro occupanti. Anche chi guida sta seduto bene, con una posizione ampia e una buona ergonomia nonché una plancia ordinata e con comandi ben raggiungibili. Quanto alla qualità KIA lascia parlare la concretezza, preferendo la presenza delle bocchette d’aerazione posteriori al posto di materiali (inutilmente) pregiati. Eccellente come al solito il rapporto prezzo/contenuti.
Modello | KIA Sportage |
Versione | 1.6 T-GDi DCT 4x4 Trend |
Motore | 4 cilindri benzina (turbo), 1.6 litri |
Potenza, coppia | 177 cv, 265 Nm |
Trazione | integrale |
Cambio | doppia frizione a 7 rapporti |
Massa a vuoto | 1’802 kg |
0-100 km/h | 9,1 secondi |
Velocità massima | 201 km/h |
Consumo medio | 7,6 l/100 km (omologato) |
Prezzo | 35’950 Chf |
La compri se… | il rapporto qualità/prezzo gioca un ruolo centrale nella scelta di un’automobile |