Auto e moto

Kia Optima Plug-In

La Optima Plug-In è ora dispo­ni­bile anche con la carrozzeria familiare, decisamente più attrattiva per il nostro mercato. Oltre all’ottima autonomia reale nella modalità puramente elettrica e un comfort di alto livello sulle lunghe distanze assicu

Esternamente sono stati adottati numerosi accorgimenti che hanno permesso di abbassare ulteriormente il coefficiente aerodinamico
30 gennaio 2018
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Iniziamo con la domanda che in questo caso ci viene posta più spesso: quanti chilometri percorre nella modalità puramente elettrica? Ebbene: una volta che la batteria da 11,25 kWh è completamente carica abbiamo rilevato un’autonomia sempre nell’ordine dei cinquanta chilometri reali. Un buon risultato se paragonato alle concorrenti, peraltro nemmeno tanto distante dal valore omologato che tra parentesi è di 62 km. Funziona bene la modalità puramente elettrica: il motore da 67 cv e 205 Nm ti permette di spostarti con agio anche in salita e di toccare i 120 km/h, sebbene la fluidità di guida soffra un po’ a causa della lentezza nei passaggi di rapporto del cambio automatico.
Una volta che la batteria si scarica entra in funzione un tradizionale 2 litri aspirato da 156 cv e 189 Nm che, accoppiato al motore elettrico, permette di guidare come con un’ibrida tradizionale. Anche a batteria scarica i consumi restano positivamente contenuti, assestandosi sui 5 l/100 km se si guida prevalentemente in città rispettivamente sui 7 l/100 km se i nostri spostamenti avvengono per la gran parte del tempo in autostrada. Si tratta in entrambi i casi di valori molto buoni e altamente concorrenziali, i quali dimostrano la validità del propulsore che assicura peraltro prestazioni rettilinee interessanti. Per ottenere il massimo in termini di efficienza è ovviamente necessario che il conducente guidi coscienziosamente, ovvero in maniera preventiva sfruttando la grande inerzia della Optima Sportswagon Plug-In, praticamente priva di freno motore. Peccato solo che non sia previsto un rapporto specifico per la decelerazione, così da massimizzare il recupero dell’energia cinetica finalizzata alla ricarica della batteria.
L’unica pecca imputabile ai due propulsori è che in salita o a velocità autostradali, cioè quando è richiesta una potenza superiore al solito, essi lavorano in maniera piuttosto discontinua. Questo, unito ad un cambio che si ritrova spesso a dover scalare rapporto, “sporca” la fluidità di guida che altrimenti scorrerebbe via liscia, rilassata, nella più totale silenziosità. Il motore a benzina è infatti impercettibile e l’assetto morbido vola sulle imperfezioni, dimostrando di essere nata per percorrere le lunghe distanze. Il rollio marcato comunque non disturba affatto in quanto lo sterzo è preciso nel dare la giusta direzione alla vettura e la stabilità rassicurante.
La Kia Optima Sportswagon Plug-In è tecnicamente identica alla berlina che debuttò nel 2016, ma l’abito familiare le renderà sicuramente la vita più facile sui nostri mercati, oltre ad essere oggettivamente più pratica. Il bagagliaio da 440 litri, pur perdendo 112 litri di capienza essendo le batterie alloggiate sotto il pianale di carico, permette infatti di caricare una discreta quantità di bagagli.

ModelloKia Optima Sportswagon
VersionePlug-In-Hybrid
Motore4 cilindri, 2 litri, benzina, aspirato + motore elettrico
Potenza, coppia250 cv, 375 Nm (combinata)
Trazioneanteriore
Cambioautomatico a 6 rapporti
Massa a vuoto1’805 kg
0-100 km/h9,7 secondi
Velocità massima192 km/h
Consumo medio1,4 l/100 km (omologato)
Prezzo50’450 Chf
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