russia

Reporter pacifista sfida Putin alle presidenziali

Yekaterina Duntsova, ammiratrice di Mandela: ‘La gente è stanca’

Duntsova al comitato elettorale per presentare la sua candidatura
(Keystone)
21 dicembre 2023
|

Il ritorno della pace e il rilascio degli oppositori, compresi Alexei Navalny, Ilya Yashin e Vladimir Kara-Murza. Sono alcuni dei punti salienti del programma della giornalista russa quarantenne Yekaterina Duntsova, che intende sfidare alle elezioni del marzo prossimo Vladimir Putin per impedirgli di ottenere la conferma per un quinto mandato da presidente. Le probabilità di successo di Duntsova, madre di tre figli che risiede nella regione di Tver, sono decisamente limitate, ma ugualmente intende dare voce alla gente che, ha detto in una recente intervista con la Reuters, "è molto stanca di quello che succede".

La giornalista si è ben guardata dall'usare la parola "guerra", visto che in Russia il linguaggio ufficiale vuole che quanto avviene in Ucraina sia descritto come "operazione militare speciale". "Prima o poi ogni conflitto armato finisce e spero che questo finisca il prima possibile", ha comunque dichiarato l'aspirate candidata, che si descrive come un'ammiratrice di Indira Gandhi e Nelson Mandela. Ma che non ha fornito la sua opinione su come debba essere raggiunta la pace.

Lo scoglio delle firme

Duntsova ha presentato i documenti necessari alla Commissione elettorale centrale russa per registrare formalmente la sua candidatura. Ma ora dovrà raccogliere 300’000 firme in 40 regioni del Paese entro il 31 gennaio. Il primo passo, previsto dalla legge, è stato quello di radunare 500 suoi sostenitori il 17 dicembre a Mosca che le hanno manifestato il loro sostegno. Al rientro dalla capitale, ha riferito Radio Liberty, una sua sostenitrice, l'attivista per i diritti umani Olga Suvorova, è stata arrestata nella città siberiana di Krasnoyarsk.


Keystone
Ekaterina Duntsova

Ma per la giornalista candidata gli ostacoli possono essere anche di altra natura, e non essere creati solo dalle autorità, in un Paese in cui le teorie del complotto sono molto diffuse Qualche voce maligna, infatti, ha parlato di lei come di una sfidante anti-sistema sostenuta dal Cremlino, senza alcuna speranza di successo, al solo scopo di mettere in scena una competizione democratica. Insinuazioni che l'interessata ha smentito: "Non mi sostengono né il Cremlino, né gli oligarchi, né il grande business", ha detto.

Un'altra giornalista, Maria Pevchikh, dal marzo scorso presidente della Fondazione anticorruzione creata da Navalny, è stata intanto inserita nell'elenco delle persone ricercate del ministero dell'Interno. È quanto risulta dal database del dicastero, citato dall'agenzia Tass. Non è specificato per quale reato sia ricercata la giornalista, che ha doppia cittadinanza russa e britannica e risiede a Londra. Il canale Rbc scrive che nella lista dei ricercati è stato inserito anche Dmitry Nizovtsev, noto giornalista del canale Youtube Popularnaya Politika (politica popolare), vicino a Navalny, di cui è direttrice la Pevchikh e che trasmette da Vilnius. Anche Nizovtsev risiede all'estero.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔