La polizia ha stretto un fitto controllo dopo che questa mattina è stato arrestato un uomo che secondo gli agenti stava progettando di attaccare i partecipanti
Decine di migliaia di persone hanno preso parte al Gay Pride di Tel Aviv, cominciato con la 'Marcia dell'orgoglio' sul lungomare cittadino. Quella di quest'anno è stata la 21esima edizione della manifestazione visto che l'anno scorso non si è potuta svolgere a causa della pandemia. L'appuntamento di Tel Aviv - anche se quest'anno non ci sono ancora i turisti stranieri - è considerato tra i maggiori al mondo.
La città - una delle più gay-friendly al mondo - da una settimana si è preparata all'accoglienza: non c'è in pratica posto dove non sventoli una bandiera arcobaleno. Alla festa finale - che si svolge in riva al mare con musica e spettacoli - per tradizione, partecipano intere famiglie.
La polizia ha stretto un fitto controllo su tutto l'evento dopo che questa mattina è stato arrestato un uomo che secondo gli agenti stava progettando di attaccare i partecipanti e che aveva con sé uno zaino con materiale pericoloso. Fermati vicino la spiaggia anche due palestinesi sprovvisti di documenti e in possesso di coltelli.
Alla manifestazione hanno inviato messaggi sia il presidente israeliano Reuven Rivlin sia il sindaco di Tel Aviv Ron Huldai. Il ministro della sanità Nitzan Horowitz - apertamente gay - ha invitato i partecipanti alla cautela visto la recrudescenza dei casi di Covid legati alla variante Delta. Proprio oggi - poco prima che la Marcia cominciasse - Israele ha reintrodotto l'uso delle mascherine al chiuso, abolito lo scorso 15 giugno.