Confine

Incendi: rimane l'allerta su Lario, Verbano e zona Pedemontana

Codice rosso tra le 18 di oggi e le 8 di giovedì 10 gennaio, per venti da nord/nord ovest. Nel frattempo, si analizzano le prime criticità ambientali

Fuoco a Riazzino (Ti-Press)
(Ti-Press)
8 gennaio 2019
|

Anche se gli ultimi incendi sembrano domati, non è ancora finita. Resiste ancora un focolaio a Sorico, nel comasco, in alto lago, sul Monte Berlinghieri. Ed è comunque sotto controllo. Ma non è tempo per abbassare la guardia. Dalla Sala operativa della Protezione civile della Regione Lombardia, nel pomeriggio, è stata diramata una nuova allerta che prevede elevato rischio: codice rosso di incendio boschivo per l'arrivo dei venti da nord/nordovest, con intensità media attorno ai 50 chilometri orari, che potrebbe arrivare sino a 70 chilometri. L'allerta riguarda il periodo compreso tra le 18 di oggi e le 8 di giovedì 10 gennaio.

L'allarme riguarda il Lario (province di Como e Lecco), il Verbano (provincia di Varese) e la zona Pedemontana occidentale (Como, Varese e Lecco). I venti potranno assumere anche il carattere di Föhn, in particolare sui settori occidentali della regione lombarda. Nel frattempo, i vigili del fuoco e i volontari di Varese continuano ad installare le pompe d'acqua sul fronte della montagna da Ganna sino alla cima della Martica. Si tratta di un reticolo di turbature che potrà tornare utile nella malaugurata – non si può escludere – ripartenza delle fiamme con l'arrivo del vento, un percorso di manichette lungo chilometri che si alimenta grazie ad alcune vasche riempite in quota dalle cisterne del vigili del fuoco. Nel primo pomeriggio vi è stata una ulteriore ricognizione da parte dei droni con camere termiche in grado di leggere le diverse temperature al suolo. Ricognizioni che hanno confermato il rischio di nuovi incendi.

Nel frattempo, a seguito del sopralluogo effettuato nella giornata del 5 gennaio da parte dei tecnici dell'Arpa Lombardia, sulle aree del Monte Martica devastate dalle fiamme, sono emerse le prime criticità ambientali che hanno compromesso un'area boschiva di 400 metri. Dalla prossima settimana, da parte di Arpa Lombardia, incominceranno indagini e monitoraggi di carattere ambientale e sulla matrice delle acque sotterranee. Gli interventi serviranno ad accertare se le sostanze di combustione del bosco e degli agenti chimici utilizzati per lo spegnimento delle fiamme possano raggiungere, nel breve e lungo periodo, anche la falda idrica, considerato che in zona ci sono le sorgenti dell'Alpe Cuseglio e delle Gallerie della Valgana. 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE