Confine

Varesotto, incendio di origine dolosa

La mano di un piromane dietro i roghi che hanno toccato il Parco del Sacro Monte e la Valganna Trovati cubetti accendi-fuoco nei boschi.

10 gennaio 2019
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La presenza di uno o più piromani nei roghi che negli ultimi giorni hanno devastato i boschi compresi nel Parco regionale lombardo Sacro Monte di Varese sembra farsi sempre più concreta dopo che ieri, salendo verso l'Alpe Tedesco e il Poncione, non lontano  dalla frazione Ganna del comune di Valganna, un escursionista ha trovato numerosi cubetti di uno degli accendi-fuoco più utilizzati. I boschi di Ganna sono gli ultimi ad essere stati ridotti in cenere dalle fiamme dell'ennesimo incendio che si è sviluppato sul Monte della Martica. La situazione sembra essere sotto controllo, ma è ancora presto per abbassare la guardia, in quanto il forte vento continua ad essere una minaccia incombente. Del ritrovamento dei cubetti accendi-fuoco sono stati avvisati i carabinieri della forestali, incaricati dalla procura di Varese del svolgere accertamenti, in collaborazione degli esperti dell'Arpa Lombardia. Nel tardo pomeriggio decine di vigili del fuoco e volontari sono riusciti a domare l'incendio che ieri notte si era sviluppato in centro lago. La zona colpita dal rogo è quella delle frazioni Pezzo e Mastena di San Siro. Una decina gli ettari di bosco andati distrutti.  La Protezione civile della Regione Lombardia, nel pomeriggio, ha rinnovato l'allerta incendi nelle province pedemontane lombarde (Varese e Como). Confermato il codice rosso per via del vento. Nel frattempo è stato stilato un primo bilancio, seppur parziale, degli ettari di bosco andati in fumo. Il Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi (Effis) che fornisce informazioni dettagliate sugli incendi boschi in Europa, ha rilevato che a tutto il 7 gennaio sul Monte Martica sono andati distrutti 356 ettari di bosco. Più pesante il bilancio nel comasco. Una striscia di fuoco che da Sorico si è allungata sino alla Valchiavenna. Qui sono andati in fumo 852 ettari di bosco. Sui monti sopra a Sorico le fiamme hanno distrutto anche una dozzina di case di vacanza e cascine e parzialmente anche una chiesetta ed un agriturismo e provocato la morte di una cinquantina fra pecore e agnelli, custoditi in una stalla ridotta in cenere.

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