Spettacoli

Debutta a Trento ‘De Gasperi: l'Europa brucia’ di Carmelo Rifici

Con lo statista italiano interpretato da Paolo Pierobon, la coproduzione Lac va in scena il primo febbraio al Teatro Sociale di Trento

Un’immagine delle prove
(Luca Guadagnini)
29 gennaio 2024
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Giovedì primo febbraio debutta in prima assoluta al Teatro Sociale di Trento ‘De Gasperi: l’Europa brucia’ (repliche fino al 4 febbraio), testo di Angela Dematté, diretto da Carmelo Rifici e interpretato da Paolo Pierobon (Alcide De Gasperi), Livia Rossi (la figlia Maria Romana), Emiliano Masala (Palmiro Togliatti, Presidente del Partito Comunista Italiano), Giovanni Crippa (James Clement Dunn) e Francesco Maruccia (un ragazzo di Matera). Le scene sono di Daniele Spanò, i costumi di Margherita Baldoni, le luci di Gianni Staropoli, le musiche di Federica Furlani. Coprodotto da Lac, Teatro Stabile di Bolzano, La Fabbrica dell’attore/Teatro Vascello di Roma e Centro Servizi Culturali Santa Chiara, con la collaborazione della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi e del CTB – Centro Teatrale Bresciano, lo spettacolo porta in scena la statura e la complessità, le luci e le ombre dell’uomo/statista che aderisce totalmente al suo compito politico tanto da non vedere più i confini tra sé e la nazione, caricandosene il peso e diventandone poi, inevitabilmente, artefice e vittima. Lo spettacolo racconta, attraverso il percorso interiore di un importante uomo politico europeo, gli anni della formazione del Patto Atlantico, della nascita dell’Europa giunta fino a noi.

«Parlare di De Gasperi per me significa guardare, dal tempo presente, attraverso una lente sul passato, a un possibile futuro – ha dichiarato Carmelo Rifici – Per quanto tempo ancora reggeranno i pilastri della nostra democrazia? Il testo di Dematté, per quanto non possa restituirci del tutto la complessità della nascita dell’Europa postbellica, mi permette di porre al pubblico alcune domande che ritengo essere fondamentali: è mai esistito un progetto europeo? C’è mai stato un momento della storia in cui la parola democrazia sia riuscita a manifestarsi negli apparati statali, senza dover fare fin troppi compromessi con i giochi di potere e le espansioni commerciali?».

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