Anche Scarlett Johansson clonata dall'intelligenza artificiale

Dopo Tom Hanks, anche Scarlett Johansson è stata clonata con l'intelligenza artificiale, ma a differenza del divo di ‘Forrest Gump’, limitatosi a diffidare su Instagram chi aveva usato la sua immagine senza consultarlo per far pubblicità a un'assicurazione medica, l'attrice si è rivolta alla Magistratura contro un’app che, a sua insaputa, ne ha usato il nome e le fattezze a scopo promozionale. Lo spot di 22 secondi postato su X (Twitter) aveva usato veri fotogrammi di Scarlett dal film ‘Black Widow’ per generare una falsa immagine della star, il tutto a beneficio dell'app Lisa AI: 90's Yearbook & Avatar, che promette proprio questo: creare immagini in grado di confondere lo spettatore.

“Non prendiamo queste cose alla leggera e affronteremo il problema con tutti gli strumenti legali a nostra disposizione”, ha dichiarato a Variety Kevin Yorn, l'avvocato della 38enne attrice. Dopo l'ingiunzione, lo spot è stato ritirato dalla circolazione. L'azione di Scarlett cade mentre l'intelligenza artificiale, i suoi molteplici usi e le protezioni e gli eventuali compensi di cui le star avrebbero diritto, è uno dei temi caldi ancora irrisolti al centro della trattativa tra attori e produttori.

Non è comunque la prima volta che Scarlett Johansson si è trovata in imbarazzo per l'uso a sua insaputa delle sue fattezze: nel 2018 l'attrice aveva scoperto che il suo volto era stato applicato su corpi di altre donne in video pornografici: “Non c'è nulla che possa fermare qualcuno che fa il taglia e incolla della mia immagine o di quella di chiunque altro su un corpo diverso", aveva detto allora al Washington Post. “Internet è un abisso senza regole e le leggi degli Stati Uniti si applicano solo qui”.