Ligabue, 'Start' - ★★★★✩ - Vincendo la familiarità del marchio di fabbrica, si arrivi alla fine, al piccolo trattato sul potere del ricordo
Coloro i quali dalla traccia #1 dei dischi traggono conclusioni affrettate, non traggano. ‘Polvere di stelle’ è lì a dire che in ‘Start’, usando parole di altro cantastorie, “tutto va come deve andare”: il pubblico dei palasport ha il suo inno in ‘Ancora noi’ (U2 a manetta), le radio hanno le loro 'Luci d'America' e le donne ricevono in dono un altro anello (luminoso, lo dice il titolo) chiamato 'Certe donne brillano', anche se il Trilogy resta ‘Le donne lo sanno’, che del mondo femminile già diceva più o meno tutto (o almeno il comprensibile).
Più fluido di ‘Made in Italy’, ‘Start’ è Ligabue com’è sempre stato e come sempre dovrebbe essere. E per chi non riuscisse a vincere la ripetitività del marchio di fabbrica, c’è ‘Il tempo davanti’, che si stacca da un album in cui tutto è generosamente familiare per raccontare a colpi d’istantanee – come spesso il rocker di Correggio riesce a fare – la bellezza, il coraggio e la follia di vivere.