Mendrisiotto

Rassegna gastronomica, ancora giovane nonostante i suoi 60 anni

Un importante traguardo per la manifestazione che, come tutti, fa i conti con l'aumento dei costi

(archivio Ti-Press)
20 settembre 2023
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Sessant’anni. Un’età che non deve trarre in inganno, perché la Rassegna gastronomica del Mendrisiotto e Basso Ceresio «ha una certa età, sì, ma resta comunque dinamica e desidera andare avanti ancora per molto tempo». Sono queste le parole della direttrice di Mendrisiotto turismo Nadia Fontana Lupi, in occasione della conferenza stampa odierna di presentazione dell’edizione di quest’anno, che si terrà dal 1° al 31 ottobre. E c’è di più: «Questa rassegna è un gioiello. In Svizzera non ne esiste un’altra altrettanto longeva. I comitati hanno saputo spiegare bene il progetto ai ristoratori ed essi ne hanno compresa l’importanza, riuscendo a capire i bisogni e le sensibilità dei clienti e delle nuove generazioni». A testimonianza del successo ci sono i numeri che «sono sempre stati notevoli». Lo scorso anno sono stati venduti 22’501 piatti: «Questo dimostra quanto le persone tengano alla nostra manifestazione», ha affermato il presidente della Rassegna Flavio Quadranti.

‘Aumento dei prezzi adeguato alla situazione’

«Un’ottima edizione», dunque, nonostante sia stato «un anno difficile e abbiamo dovuto fare i conti con gli aumenti inaspettati e le difficoltà a reperire diversi prodotti». Aumento dei costi che è ancora ben presente quest’anno e che stanno subendo sia i consumatori sia le aziende. Nel caso della Rassegna, i prezzi dei piatti sono aumentati molto? «Come comitato non abbiamo notato nessun prezzo esagerato», ci ha risposto il presidente. «Tutto costa di più e anche i ristoratori sono costretti ad aumentare i prezzi per poter sopravvivere, non si può lavorare sotto costo rischiando di fallire». E la clientela come sta rispondendo? «Si nota che le persone fanno molta più attenzione quando si tratta di spendere». In ogni caso ai ristoratori che partecipano alla Rassegna non sono state date indicazioni di prezzo differenti rispetto agli anni scorsi: «Il regolamento prevede che i piatti abbiano un prezzo minimo di 28 franchi, che siano dei secondi e che siano completi. Ovvero che il cliente dopo aver mangiato può dirsi sazio».

La novità: le proposte a ‘km 0’

A contraddistinguere la sessantesima edizione c’è anche una novità, l’iniziativa ‘km 0’. «I ristoratori partecipanti hanno potuto scegliere di valorizzare i loro piatti utilizzando prodotti a ‘km 0’, quindi a filiera corta», ha spiegato Quadranti. «In questo modo desideriamo contribuire alla valorizzazione dei prodotti del nostro territorio, dando la possibilità ai nostri ospiti di apprezzare e conoscere meglio la produzione locale». I piatti che sono stati creati con questo tipo di prodotti sono segnalati nel menu con un bollino apposito. Proprio su questo tema Nadia Fontana Lupi ha sottolineato il desiderio di una maggiore collaborazione con i produttori ticinesi, questo attraverso il Centro di competenze agroalimentari Ticino. La direttrice di Mendrisiotto turismo ha inoltre esortato ristoratori e non a diventare soci dell’organizzazione: «Un’adesione che porta a essere più collaborativi riguardo alla promozione e allo sviluppo della regione».

Omaggi d'eccezione

Anche quest’anno non mancheranno i famosi omaggi. Con ogni pietanza o menu si riceve il piatto ‘Cappello del prete’, oltre a un timbro sul ‘passaporto fedeltà’ (anche scaricabile dal sito www.rassegna.ch). Dopo otto timbri si ottiene un sottopentola multiuso di design e, in occasione della sessantesima edizione, anche un orologio da parete in legno di noce. Ai primi mille verrà pure consegnata una borsa spesa ecologica. E non è finita qui: tra tutti i passaporti completati ne verranno estratti tre che porteranno alla vincita di uno ‘sport watch’.

Premi maggiori per il concorso fotografico

Altra tradizione della Rassegna, è il concorso fotografico che avviene per selezionare l’immagine di copertina dell’edizione. Quella di quest’anno aveva come tema ‘L’uva in cantina – l’uva, la sua raccolta e la trasformazione in cantina’. Lo scatto vincitore di quest’anno è ‘Come una carezza’ di Alessandro Zaramella. «È una foto che racchiude appieno lo spirito della Rassegna: una mano che nonostante appartenga a un anziano, è dinamica e raccoglie ancora frutti», ha sottolineato Nadia Fontana Lupi. Al secondo posto è giunta la foto ‘Profumatissima uva americana di Boscherina’ di Sabrina Petraglio e al terzo ‘Senza etichetta: omaggio a tutto il vino ticinese’ di Gabriele Corti. Il tema del concorso fotografico del prossimo anno è ‘Il lavoro nell’orto, prodotti, momenti, stagioni’. Per partecipare è necessario consultare il sito della Rassegna. I premi in palio saranno inoltre più cospicui: lo scatto migliore vincerà 500 franchi (invece di 300), e il secondo e terzo classificati un buono pranzo di 100 franchi (invece di 50). Non manca nemmeno il concorso dedicato ai più piccoli: «Come di consueto, in diversi ristoranti partecipanti, viene offerto un piatto destinato ai nostri baby-ospiti, con la possibilità per loro di partecipare al concorso di disegno», ha ricordato il presidente.

I vini vincitori di quest'anno

Non da ultimo, oltre alle pietanze e agli omaggi, ogni edizione fa spazio anche al vino. Per accompagnare le pietanze di quest’anno sono stati scelti, dopo una degustazione alla cieca, due vini della Borgovecchio Sa: un Merlot riserva 2020 e un Bianco del Ticino 2022.

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