Luganese

‘La Città disattende la Legge edilizia’

Un’interpellanza del consigliere comunale Edoardo Cappelletti (Pc) mette il dito nella ‘piaga’ in merito allo stato del Registro degli indici edificatori

Di competenza della Divisione edilizia privata
(Ti-Press)
26 febbraio 2024
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È sul Registro degli indici edificatori che il consigliere comunale Edoardo Cappelletti (Pc) interpella il Municipio di Lugano. Secondo il primo firmatario, tale registro, di competenza della Divisione edilizia privata, non è aggiornato né attuale. Una situazione, si legge nel documento, “suscettibile di arrecare degli inconvenienti sia all’amministrazione, sia alla cittadinanza”. Cappelletti chiede quale sia l’attuale stato di aggiornamento del Registro a livello comunale e in particolare nei diversi quartieri della Città, cosa si stia facendo per recuperare il ritardo accumulato nell’armonizzazione dei Registri dei Comuni aggregati, quali misure si intendano adottare per garantire un effettivo controllo delle quantità edificatorie grazie a un Registro degli indici aggiornato e infine, se non si ritenga necessario presentare un’apposita richiesta di credito e/o prevedere un potenziamento mirato della divisione competente.

Nel Registro in questione, secondo la legge, devono essere riportati i trasferimenti di quantità edificatorie e delle rispettive destinazioni, le superfici computabili nella superficie edificabile, le convenzioni relative alle distanze dai confini, le concessioni a titolo precario ed eventuali altre particolarità di interesse pianificatorio. “Dalle informazioni in nostro possesso – scrive l’interpellante –, il Registro si fonda tuttavia sui singoli documenti dei Comuni aggregati, ritenuto che ognuno di essi disponeva di una metodologia e di un supporto di registrazione differente. A partire da ciò sarebbe stata avviata un’armonizzazione dei Registri”. Finora, però, il Registro degli indici non ci risulta effettivamente aggiornato e attuale. Risultato? “Ne consegue che, disattendendo in sostanza l’art. 38b Legge edilizia, il Comune non sta correttamente esercitando il controllo sulle quantità edificatorie e sulla concretizzazione del proprio assetto pianificatorio”.

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