Rito abbreviato per la maxi rapina al casinò di Campione

È stato fissato per il 14 maggio 2019 il processo con rito immediato nei confronti di tre imputati accusati di aver avuto un ruolo nella maxi rapina messa a segno lo scorso 28 marzo ai danni del Casinò di Campione d'Italia. Il bottino, ricordiamo, era stato di 756'112 franchi. Il processo si svolgerà senza discussione, ciò significa che il terzetto, in caso di condanna, otterrà la riduzione di un terzo della pena, la quale difficilmente sarà contenuta nei limiti della sospensione condizionale.

Per evitare il carcere, uno dei tre imputati, l'ex responsabile dell'area tecnica delle slot, attualmente agli arresti domiciliari nel Comasco, avrebbe la possibilità di effettuare lavori nel settore dei servizi sociali. Gli avvocati Edoardo Pacia e Davide Giudici hanno depositato la richiesta di accedere al patteggiamento. A questo proposito è già stato nominato il giudice delle udienze preliminari Carlo Cecchetti del Tribunale di Como. L'ex dipendente del Casinò – licenziato nelle settimane successive all'arresto dello scorso anno – nel corso dell'incidente probatorio tenutasi in settembre ha ammesso le proprie responsabilità, anche perché non poteva farne a meno avendo i carabinieri di Campione raccolto una massa di elementi probatori, incominciando dalle immagine del sistema di videosorveglianza. Confessione che peraltro aveva già fatto nel corso di un interrogatorio gestito dsl pm Daniela Moroni.

Gli altri due comaschi, chiamati in causa dall'ex capo dei tavoli verdi e dall'esame dei tabulati telefonici, tramite il difensore Daniela Danieli ricorreranno al rito abbreviato. In occasione dell'unico interrogatorio a cui sono stati sottoposti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Sono entrambi ancora in carcere. All'appello continua a mancare l'autore materiale del colpo, sparito assieme al grosso bottino.