Locarnese

‘Basta poco’: col Gabbiano... l'Oggettoteca prende il volo

Il punto antispreco e per la condivisione raddoppia: all'ubicazione nello Spazio Elle se ne aggiunge un'altra più strategica in via San Gottardo a Muralto

Lüthi e Cianca nel magazzino della nuova sede muraltese dell’Oggettoteca
4 aprile 2024
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L’Oggettoteca di Locarno raddoppia, trova una nuova sede a Muralto che dovrebbe consentirle maggiore visibilità e stringe un’alleanza preziosa con la Fondazione Il Gabbiano, che sempre più si profila come partner sociale per progetti sostenibili e orientati allo sviluppo di nuove competenze professionali. Una prima vetrina importante per l’ubicazione aggiuntiva a quella dello Spazio Elle (che rimane) sarà per così dire aperta il 13 aprile prossimo, con l’inaugurazione della sede in via San Gottardo 4, appunto a Muralto.

‘Nuova linfa e più visibilità’

Anime dell’Oggettoteca così come la conosciamo dal 2020 sono Daniele Lüthi e Claudio Cianca, dell’Associazione “Basta poco”. «La soluzione allo Spazio Elle soddisfa per i risultati che sta ottenendo (prestiamo fra i 200 e i 250 oggetti all’anno), un po’ meno per l’ubicazione – spiega Lüthi a ‘laRegione’ –. Per questo motivo era necessario trovare uno sbocco che consentisse all’attività nuova linfa e soprattutto più visibilità». In questo contesto ci ha messo lo zampino la Città di Locarno, con la capadicastero Socialità Nancy Lunghi, che ha favorito l’incontro fra “Basta poco” e la Fondazione Il Gabbiano, diretta da Edo Carrasco, non nuova a cimenti improntati sulla sostenibilità sociale, l’economia circolare, lo sviluppo di competenze professionali e l’applicazione del modello di educazione ed economia sostenibile. Un altro esempio recente è l’impegno a favore del rilancio del negozietto a Locarno Monti.

Una “pelle”, quella vestita da Il Gabbiano, che veste perfettamente i progetti di “Basta poco”. Lo conferma Cianca, le cui “mani d’oro” sono all’origine delle riparazioni, uno dei segmenti d’attività dell’Oggettoteca: «Passepartout per aderire all’Oggettoteca è la sottoscrizione di una tessera che costa 35 franchi all’anno (info su www.oggettoteca.ch o scrivendo a info@oggettoteca.ch). Acquistandola si può accedere al catalogo di circa 200 oggetti che si caratterizzano per non essere di uso quotidiano. Abbiamo attrezzi da lavoro, materiale per il giardinaggio, da ufficio, per hobby e tempo libero, utensili da cucina e molto altro. Per citarne alcuni: le ciaspole, l’affettatrice elettrica, gli addobbi per l’albero di Natale, o ancora il binocolo». Tutti articoli che possono sempre servire e che talvolta sono necessari, ma che è spesso inutile, e dispendioso, acquistare per poi tenerli riposti in un cassetto per la stragrande maggioranza del tempo.

Occupazione e relazioni sociali

Molto meglio ricorrervi quando servono, in base alla filosofia della condivisione, invece che a quella della proprietà. «Bisogna sempre pensare che il presente ha impatto sul futuro, e va quindi gestito con intelligenza – nota Carrasco –. Con la nostra Fondazione pensiamo a una presenza settimanale nella gestione dell’Oggettoteca di Muralto, partecipando a livello di amministrazione e poi con l’offerta di posti di lavoro, che determinano non solo occupazione, ma anche relazioni sociali».

L’Associazione “Basta poco” nasce nel 2017 per una sorta di “illuminazione” che aveva colpito alcuni dei presenti a una conferenza di Maurizio Pallante sul tema della decrescita felice. Fra essi, appunto, Cianca. «Dopo aver sentito Pallante, con altre persone ci siamo guardati in faccia e detti che non bastava più annuire: bisognava agire nel segno della sobrietà di vita. Questa spinta iniziale ha continuato a rinnovarsi di anno in anno con nuove consapevolezze. Ad esempio quella su ciò che è accaduto nel 2020, che fa apparire la pandemia un problema relativo e transitorio: per la prima volta nella storia dell’umanità, il peso dei manufatti artificiali (tutto ciò che è stato creato dall’uomo) ha superato il peso di tutti i viventi (animali, uomo, piante, funghi, virus eccetera)». “Basta poco” è così diventata terra fertile per diversi progetti sostenibili. Oltre all’Oggettoteca, abbiamo “Affresco climatico”, “Forza e Quiete” e “Melogusto”, i cui dettagli si trovano su www.bastapoco.ch.

Contro l’obsolescenza programmata

Quanto all’Oggettoteca, prosegue Lüthi, «vuole informare, rieducare, combattere il pessimo principio dell’obsolescenza programmata e anche organizzare situazioni pratiche, come degli atelier, per dimostrare la fattibilità delle teorie sul riciclo». Fra gli “atout” viene offerta la possibilità di prendere a prestito oggetti che si vorrebbe comprare, ma non prima di aver capito di averne davvero bisogno; e, nel caso si porti un oggetto per riparazione, mentre si attende la restituzione se ne può prendere in prestito un altro simile.

Come Lüthi, tutti gli operatori sono volontari e si guadagnano la pagnotta con altre professioni. Quanto a Cianca (che è anche riparatore per l’Acsi) è lui l’artefice delle “risurrezioni” degli oggetti, ma per “Basta poco” lavora a cottimo e previa consultazione con i proprietari degli oggetti stessi.

Si parte il 13 aprile, in concomitanza col FestivalduFilmVert

L’inaugurazione della sede di Muralto è programmata per il 13 aprile, dalle 15 alle 24. Sarà in concomitanza con il FestivalduFilmVert (“cinema per un futuro sostenibile”) che proprio quel giorno si terrà al cinema Rialto, situato proprio di fronte all’Oggettoteca. Alle 18 è previsto un aperitivo aperto al pubblico, ma non prima di aver assistito, dalle 17, alla proiezione di “Lanceurs de défis: solidaires, circulaires, durables”, documentario che parla della Manifacture Collaborative di Ginevra, luogo che si occupa proprio di economia circolare, partecipativa e sostenibile.

L’Oggettoteca è alla ricerca di volontari (info@oggettoteca.ch) e a Muralto, dopo il 13 aprile, sarà aperta il lunedì dalle 13 alle 17, il martedì dalle 9 alle 12 e il venerdì dalle 9 alle 17 (continuato).

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