Locarnese

Locarno-Lavertezzo non è il solo matrimonio fuori dal... Comune

Nello scacchiere tra collina e lago si muovono altri progetti aggregativi: Mergoscia strizza l'occhio a Tenero-Contra, Cugnasco-Gerra riflette

26 ottobre 2023
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Matrimoni al di fuori del... Comune. Non è solamente il caso, anticipato da laRegione, tra Locarno e Lavertezzo ad animare, in questi mesi di avvicinamento alle elezioni di aprile, la politica istituzionale locale. Il riordino territoriale fa infatti stato di ulteriori ‘percorsi interessanti’ venuti alla luce nei primi mesi di quest’anno. Come è ad esempio il caso del Comune di Tenero-Contra, 3’200 abitanti, al quale si è rivolto Mergoscia (210 anime) con una proposta aggregativa recapitata al Municipio qualche mese fa. Lo conferma il sindaco di Tenero-Contra, Marco Radaelli: «Si tratta di un primo passo. La richiesta di Mergoscia dovrà ovviamente essere approfondita e discussa in tutti i suoi vari aspetti. Ci troviamo in una fase molto embrionale del discorso. Abbiamo allargato l’idea, coinvolgendo con un sondaggio anche Brione s/Minusio e Orselina. Si tratta di valutare i vari scenari possibili prima di avviare qualsivoglia discorso aggregativo».

Possibili scenari dai quali è tuttavia rimasto escluso Cugnasco-Gerra, come mai? «Semplicemente perché la loro richiesta è giunta postuma. Avevamo già trattative avviate con altri Municipi e quindi abbiamo per il momento ritenuto opportuno dire loro di ‘no’. A ogni buon conto, – conclude il numero uno dell’Amministrazione di Tenero-Contra – ci troviamo a sei mesi dalle elezioni e non vogliamo in alcun modo condizionare le scelte dei futuri esecutivi. Saranno questi ultimi a decidere, senza vincoli né condizionamenti, se e con chi eventualmente avviare un progetto aggregativo».

‘Tradita’ da Lavertezzo, Cugnasco ‘flirta’ con Locarno

La probabile aggregazione di Lavertezzo con Locarno rompe un po’ le uova nel paniere ai piani di Cugnasco-Gerra di approfondire il possibile “matrimonio” – tra l’altro indicato nel Piano cantonale delle aggregazioni, documento della Sezione enti locali – con gli altri Comuni della sponda destra del Piano di Magadino, ossia lo stesso Lavertezzo e Gordola, ai quali l’Esecutivo guidato da Gianni Nicoli aveva scritto a inizio anno proprio per sondare il terreno di uno scenario aggregativo che comprendeva anche Tenero-Contra. Quest’ultimo Comune ha subito risposto picche, Gordola si è detto aperto al dialogo, mentre Lavertezzo ha preso tempo, non ha risposto e infine si è… girato dall’altra parte.

«Abbiamo appreso la notizia dal vostro giornale e da Lavertezzo non abbiamo ancora ricevuto una risposta formale, ma se davvero questo scenario dovesse concretizzarsi, la discussione aggregativa così come la intendiamo noi, ossia tra i Comuni del Piano, diventa un po’ difficile – ammette il sindaco di Cugnasco-Gerra –. Anche perché un’aggregazione a macchia di leopardo (Lavertezzo è proprio tra Cugnasco-Gerra e Gordola, ndr), non è decisamente un’opzione convincente. Per cui sì, se il no di Tenero-Contra per certi versi potevamo aspettarcelo e non crea particolari problemi, per quanto sarebbe stato interessante, quello di Lavertezzo per contro ci mette un po’ in difficoltà».

Nel breve e nel lungo periodo, “bloccando” anche altre possibili unioni future… «L’aggregazione sul piano poteva essere il primo passo per altri sviluppi, penso in particolare alla Verzasca. Intervenire già a breve sarebbe forse prematuro, visto che si tratta di un Comune (che comprende le frazioni di Brione Verzasca, Corippo, Frasco, Gerra Verzasca, Lavertezzo Valle, Sonogno e Vogorno, ndr) nato nel 2020, ma prima o poi bisognerà parlarne. E questa situazione particolare (Lavertezzo aggregato con Locarno, ndr) di certo non aiuterà».

Chiusa una porta, potrebbe perché no aprirsi – per certi versi paradossalmente – un portone… «Posto che il nostro Comune non ha necessità urgente di aggregarsi e che la soluzione migliore sarebbe stata un’aggregazione sul Piano, a questo punto potremmo a nostra volta guardare verso Locarno, il cui territorio arriva fin da noi, e provare ad approfondire il discorso con loro. Mi aspetterei che Locarno iniziasse a coinvolgere l’agglomerato urbano prima di estendersi sul Piano, ma tutto è possibile».

Il primo ‘architetto’ della prospettata unione

A proposito dell’aggregazione tra Locarno e Lavertezzo: c’è una rivendicazione di ‘paternità’ dell’idea. A definirsi, con tanto di prove alla mano, ‘l’architetto di questo progetto’, infatti, è il consigliere comunale di Locarno Mauro Belgeri (il Centro), che ricorda come, il 30 aprile 2013, una sua mozione vertente in questa direzione venne sottoposta all’attenzione dell’allora Municipio, senza tuttavia ottenere (parole sue) la dovuta attenzione. Ma non solo. Ancora in tempi recenti (febbraio 2023), Belgeri aveva perorato questa aggregazione nell’ambito dell’interrogazione sul quartiere abitativo a Locarno Monti, affermando che, “qualora avessimo acquisito il territorio di Lavertezzo (in particolare quello collinare), avremmo potuto destinare una fascia abitativa per buoni contribuenti che ancora cercano case mono/bifamiliari”. Atto parlamentare, lo precisiamo, sostenuto dal suo schieramento politico e da un consigliere dell’area Plr. L’idea di un matrimonio intercomunale della Città con Lavertezzo, a onor del vero chiamava in causa tutti i Comuni della fascia collinare: Orselina, Brione s/Minusio e Mergoscia. Era stata inoltrata ben tenendo conto che in Valle Verzasca si stava portando avanti il discorso di una fusione e memore della disfatta del primo tentativo (2011) di una ‘grande Locarno’ che abbracciasse anche i Comuni della cintura urbana. Nella sua mozione, Belgeri giungeva alla conclusione che “con Riazzino, Montedato e le frazioni minori, anche Locarno avrebbe avuto tutto da guadagnare in senso residenziale e industriale pur non sottacendo le difficoltà finanziarie di Lavertezzo (indebitamento dovuto al costosissimo centro scolastico) che non sono comunque di ostacolo alle eventuali trattative”. Da qui poi l’invito all’Esecutivo di “voler allacciare contatti con i Municipi di Mergoscia, Orselina, Brione s/Minusio e Lavertezzo-Piano per concretizzare il progetto di aggregazione con Locarno, organizzando un summit dell’Assemblea comunale di Mergoscia e dei Consigli comunali degli altri Comuni, predisponendo, se necessario, una succinta e veloce indagine peritale e organizzando la votazione consultiva”. L’impegno dell’esponente de il Centro era andato oltre, portandolo a prendere contatti personali (tre anni or sono) con la sindaca di Lavertezzo, Tamara Bettazza.

Insomma i primi passi di questo potenziale accordo con Lavertezzo sono stati compiuti già allora. Adesso si sta rilanciando il tema, nella speranza di riuscire a proporre strategie, soluzioni e scenari ‘sostenibili’ alla collettività amministrata che identifichino, nel concetto Locarno città polo, lo spazio fisico, economico e sociale in cui vivere e operare.

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