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‘Senzatetto’ con i guantoni, a Lucerna compiono un miracolo

Dopo la disastrosa grandinata del 25 agosto, il Boxe club non ha più la sua palestra alla Morettina. I giovani costretti ad allenarsi spesso all'aperto

26 settembre 2023
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Nel pugilato basta una breve disattenzione per incassare un destro alla mascella e finire al tappeto. Ma se a spedirti lungo e disteso per terra non è un colpo portato da un avversario bensì un evento meteorologico come il nubifragio abbattutosi sulla regione il 25 agosto, capace di allagare la palestra dove cresci, allenamento dopo allenamento, i tuo giovani atleti fino al punto da renderla inagibile per chissà quanto tempo ecco che rialzarsi diventa tremendamente più difficile. Anche per uno dal temperamento indomito e battagliero come Americo Fernades, ex pugile, fondatore, presidente e allenatore del Boxe club Locarno (Bcl), il cui sguardo suona come un campanello d’allarme:«Da fine agosto non abbiamo più la nostra palestra – ci spiega –. Per allenarci facciamo capo al campetto da basket della Morettina, una volta la settimana alla palestra della Peschiera e, saltuariamente, a quella del Boxe club Arena di Riazzino (grazie alla collaborazione del tecnico Fouad). Finché fa bel tempo stare all’aria aperta può andare, ma presto farà freddo e i ragazzini non posso lasciarli ai quattro venti. Ci mancano le attrezzature, il ring per poter eseguire lo sparring, i sacchi, i guantoni le attrezzature. Tutto materiale ridotto malissimo dopo l’allagamento dei nostri locali. Stiamo valutando con il Comune una soluzione provvisoria per l’autunno-inverno. Si parla di un capannone che dovrà comunque essere riscaldato e opportunamente sistemato. C’era un’altra ipotesi, l’Aula Magna della Morettina, siamo in attesa di una risposta da parte del Cantone. Il nostro futuro è verosimilmente legato al futuro del Palazzetto ex Fevi. Vedremo cosa deciderà il Municipio. Quello che è certo è che non possiamo chiedere ai nostri piccoli atleti (e ai loro genitori) di continuamente spostarsi da una parte all’altra della città e della regione per fare pratica. Molti di loro vengono ad allenarsi a piedi da casa».

A Lucerna tre ori e la vittoria a squadre

In un contesto del genere, con allenamenti condizionati dalla mancanza di attrezzature e di un tetto sopra la testa, ha del miracolo l’exploit del team locarnese al recente Campionato svizzero dei Giovani di Lucerna: la squadra di Fernandes e dei suoi collaboratori Tomy Antonovic ed Emilio Zeunigh ha infatti centrato tre titoli nazionali (con Aiden Imbert vittorioso per ko tecnico nei pesi piuma, Davide Meta nei welter leggeri e Taric Sehic nei medi) sfiorandone un quarto con Izan Fernandes (nei massimi, sconfitto in finale) e addirittura confermando il titolo nazionale per club. Titolo che dunque torna al Sud delle Alpi, anche se non c’è una bacheca asciutta per accoglierlo... «Mi auguro che le autorità cittadine vedano cosa siamo stati capaci di fare a Lucerna. Prima di partire ai ragazzi ho chiesto di mettercela tutta, perché avevamo preso questo impegno e dovevamo onorarlo. Sono stati tutti bravissimi, hanno lottato in modo eccezionale malgrado una preparazione inadeguata per simili competizioni». Il pugilato è una sorta di partita a scacchi giocata coi pugni, ma non si vince solo con la forza dei pugni.

‘Serve un aiuto’, l’appello al Dicastero sport

La boxe è un concentrato di esistenza, resistenza, ostinazione. Quella che Americo Fernandes predica all’angolo e negli allenamenti ai suoi giovani. Quella che l’ha portato a rialzarsi dopo il ko del 25 agosto e che lo sosterrà nel ripartire da capo: «Non so cosa ci aspetta, speriamo solo di poter tornare al più presto alla normalità; dal 5 all’8 ottobre cinque nostri atleti (i tre vincitori del titolo nazionale, accompagnati da Samuel Tanadini e Flavio Meta) partiranno alla volta del Portogallo per fare esperienza. Da qui a là speriamo che la meteo ci assista. Almeno da poter sfruttare il solo locale sistemato alla bell’e meglio alla Morettina. Pochi metri quadrati in un ambiente umido, con la corrente per la luce messaci a disposizione dalla vicina caserma dei pompieri. Ma se piove forte non se ne parla. Mi auguro che il Dicastero sport della Città recepisca questa nostra emergenza, dandoci una mano perché tutte queste vittorie fanno onore alla Locarno sportiva». Americo e i suoi boxeur vogliono giocarsi il tutto per tutto mettendo al tappeto anche la malasorte. Fuori dai quadrati.

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