Locarnese

Cevio, Martini: ‘No al ballottaggio, addio al Municipio’

L'ex sindaco ha deciso: ‘Alcune correnti vogliono che mi faccia da parte’. Si voterà a Losone, Brione s/Minusio, Gordola e Lavertezzo. Non a Muralto

Pierluigi Martini saluta e se ne va
26 aprile 2021
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A Cevio non ci sarà ballottaggio per il sindacato. Pier Martini, sindaco per oltre 20 anni, ha deciso di rinunciare non soltanto al tentativo di confermarsi nel ruolo, ma anche alla carica di “semplice” municipale. «I risultati scaturiti dalle urne hanno dell’incredibile», nota infatti riferendosi in particolare ai 594 voti raccolti da Moira Medici per Paese Libero, contro i suoi 406 (secondo classificato). «Come gruppo, Alleanza Moderata, abbiamo ottenuto un buon risultato, ma non posso ritenermi soddisfatto dal mio – dice Martini –. Non ho i numeri per affrontare un ballottaggio e devo accettarlo. I risultati dimostrano che alcune “correnti” desiderano che mi faccia da parte. Così lo faccio, umilmente, a tutela del bene del Comune». Martini sottolinea che avrebbe «voluto portare a termine i numerosi progetti in corso, ma non posso pensare di farlo da municipale. Quella di lasciare è stata una decisione difficile, ma dettata in primis dal fatto che la perpetuazione del mio contributo in Municipio non avrebbe giovato al lavoro della nuova compagine, specialmente se consideriamo il clima politico che si è creato in seno al gruppo che ora rivendica il sindacato. Avrei potuto continuare a fare il sindaco, favorendo il passaggio del testimone a chi avrebbe occupato la carica dopo di me, ma in un contesto come quello che si è creato, privo di ogni e qualsiasi senso di umiltà, l’opzione non è purtroppo percorribile. Verrebbe infatti a mancare una delle qualità fondamentali di cui un esecutivo deve sempre disporre: il sentimento e la consapevolezza di essere una squadra unita, nella quale non vige unicamente la reciproca stima, ma anche il rispetto dei colleghi per quanto da loro fatto in passato e per l’esperienza acquisita da ognuno». Quello che Martini lascia è «un Comune sano e solido, per la cui crescita negli ultimi 15 anni abbiamo combattuto insieme e affiatati. Mi auguro che il nuovo Municipio riesca a lavorare come abbiamo fatto noi, per confermare il ruolo di Cevio quale capoluogo e polo di riferimento per tutta la Vallemaggia».

A questo proposito, Martini rileva che «dire che vogliamo essere il polo della Media e Alta Vallemaggia è un conto; ma dimostrarlo con i fatti è un altro. Qui la politica regionale gioca un grosso ruolo». Uno dei temi sul piatto è l’aggregazione con la Val Rovana: «Se ne parla da 8 anni e la situazione è tutt’altro che sbloccata: si fa un passo avanti, poi ne arrivano due indietro. Ora in più si è aggiunta la problematica legata a Frapolli». Un tema prioritario, per l’ex sindaco, è quello riguardante il Centro sportivo e ricreativo di Bignasco, la cui progettazione è appena andata, per decisione municipale, all’architetto madrileno Ortiz Daniel Fraile con “Giardino su due livelli”: «Il primo passo è stato fatto, ora si tratta di avere la voglia e il coraggio di andare avanti, facendo capire alla popolazione che se non è il settore pubblico a portare avanti determinati progetti, si crea un danno all’economia a medio termine. Faccio notare che nel “piccolo” di Cevio un ritocco del moltiplicare dell'1% equivale a 20mila franchi, e di 10 punti a 200mila franchi. Non si va da nessuna parte. I criteri da valutare sono quindi altri. Pandemia permettendo, oggi i soldi ci sarebbero con Confederazione, Cantone e Nuova politica regionale. Domani chi lo sa? Se il progetto dovesse venire messo in un cassetto, vi rimarrebbe probabilmente per sempre. Riaprire la vecchia piscina si può, ma sarebbero necessari importanti investimenti». Martini non dimentica neppure l’ampliamento del Centro sociosanitario di Cevio e «molti altri temi di portata regionale, con il bagaglio di contatti e la capacità di mediazione che bisogna avere per far sentire la propria voce». A tutto questo dovrà pensare Moira Medici, che da sindaca di quindicina viene automaticamente promossa alla poltrona più importante.

In 4 Comuni al ballottaggio

A Losone invece è confermato che i cittadini, il 16 maggio, si recheranno alle urne per eleggere il sindaco. Due i candidati in corsa: il sindaco uscente Corrado Bianda del Ppd e il vicesindaco uscente Ivan Catarin del Plr. A Brione sopra Minusio è confermata la sfida tra Alessandro Bonalumi, del Plr, e Franco Gandin, de L'altra Brione e Indipendenti. Lo scarto fra il sindaco di quindicina (Bonalumi) e il suo sfidante è stato di 18 aprile di 27 voti. La grande differenza è che in Municipio il primo fa parte di un terzetto, mentre il secondo è da solo.

A Gordola il confronto elettorale sarà fra René Grossi (Ppd-Gg-SosteniAMO Gordola) e il sindaco uscente Damiano Vignuta (Plr). Dalla prima tornata, quest'ultimo era uscito con 1'446 voti, staccando di 245 voti il suo sfidante. Proseguendo, a Lavertezzo il ballottaggio fra la sindaca di quindicina Tamara Bettazza (Per Lavertezzo) e l'uscente Roberto Bacciarini (Ppd e Indipendenti) potrebbe essere l'ultimo impegno elettorale per il secondo. «Ci credo, ovviamente. La decisione spetta alla gente – dice Bacciarini –. Dopo 16 anni in Municipio e 14 da sindaco in cui ho lavorato tanto e, credo, bene, mi rimetto in gioco. Qualora fossi sconfitto, però, uscirei anche dal Municipio. Impossibile pensare diversamente». Non ci sarà infine ballottaggio a Muralto: Dao Nguyen-Quang (Muralto Democratica) ha rinunciato a contendere la poltrona al sindaco “storico” Stefano Gilardi (Ordine e Progresso e Indipendenti) «vista la convinzione che con i nuovi equilibri ci sarà sicuramente modo di collaborare per il bene del Comune».

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