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Conto alla rovescia per il Centro di controllo Tir a Giornico

L’Area multiservizi, che farà anche da dosaggio verso il Gottardo, sarà inaugurata il 2 dicembre, con porte aperte sabato 3

(Foto Ustra)
18 ottobre 2022
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È quasi tutto pronto per l’entrata in servizio a Giornico della nuova Area multiservizi caratterizzata principalmente dal Centro di controllo veicoli pesanti. Area di 170mila metri quadrati realizzata dall’Ufficio federale delle strade (Ustra) con tanto di svincolo autostradale completo che attraverso una bretella di collegamento alla cantonale e una grande rotonda di accesso al piazzale dei Tir migliorerà l’innesto della Bassa Leventina, in particolare dell’area industriale, all’A2. Dopo cinque anni di cantiere, avviato nel gennaio 2018 con la bonifica dei terreni sui quali un tempo sorgeva parte dell’acciaieria Monteforno, la data da segnarsi per l’inaugurazione è quella di venerdì 2 dicembre, mentre sabato 3 vi sarà una giornata di porte aperte per la popolazione.

Quasi 2’000 camion al giorno

L’impianto – costato 225 milioni a carico della Confederazione, mentre il Cantone ne ha stanziati 5 – è destinato a migliorare la sicurezza per tutti gli utenti dell’A2 che transitano attraverso la Leventina e il tunnel del Gottardo. A essere migliorate saranno in particolare la verifica, il dosaggio e la sosta dei quasi duemila Tir al giorno – sono circa 650mila all’anno – che percorrono l’autostrada in direzione nord. «Ma avrà anche una funzione di filtro per il traffico pesante diretto a sud in occasione di eventuali chiusure della dogana di Chiasso le quali possono comportare l’incolonnamento dei camion in autostrada quando l’analogo centro Ripshausen, vicino a Erstfeld, in funzione dal 2009, non è in grado di contenerli tutti», rammenta Marco Fioroni, direttore della filiale Ustra di Bellinzona.

La gestione del centro leventinese «sarà affidata alla Polizia cantonale che impiegherà una cinquantina di persone appositamente formate sia per le verifiche tecniche cui verranno sottoposti i mezzi pesanti, sia per la gestione amministrativa e della circolazione interna, sicurezza inclusa». La conduzione sarà affidata a Franco D’Andrea, tenente della PolTi subordinato al V° Reparto di Gendarmeria stradale, di cui è responsabile per le attività della Sezione operativa. Una funzione introdotta nel 2020 in previsione della messa in esercizio del Centro di Giornico con l’obiettivo di seguire lo sviluppo del progetto e la formazione degli agenti e degli assistenti di polizia che vi prenderanno servizio.

Due gradi di verifica

«Tutti i camion in transito saranno obbligati a uscire dall’autostrada e a presentarsi all’Area multiservizi dove verranno sottoposti a un primo controllo visivo sullo stato generale del veicolo, della merce trasportata, del conducente e del dispositivo che indica le ore di viaggio effettuate», rammenta Fioroni: «Qualora emergessero dei dubbi o dei sospetti, verrà subito eseguita un’analisi approfondita facilitata dalla tecnologia di ultima generazione, più sofisticata di quella oggi in dotazione alla Polizia cantonale». Si stima che verrà ‘passato al setaccio’ un camion ogni dieci o venti. Non da ultimo l’area, dotata anche di uno spaccio, di un’infermeria e di servizi igienici con docce, servirà anche come luogo di sosta per i camionisti a riposo durante i loro lunghi tragitti. Pure perfezionata, rispetto a oggi, la partenza verso nord in base al sistema di dosaggio computerizzato e semaforizzato.

Via la corsia e in arrivo un’area camper

A proposito di circolazione, l’attivazione del Centro di controllo permetterà di smantellare la corsia dedicata sud-nord lungo l’A2 che appena dopo Biasca e per la lunghezza di 3 chilometri incanala, da alcuni anni ormai, i camion in direzione dell’area di sosta situata poco più a nord del nuovo Centro di controllo, area che sarà poi smantellata e dedicata ai camper. L’eliminazione del collo di bottiglia sull’A2 fra gli svincoli di Biasca e Giornico permetterà quindi di ripristinare il normale limite di velocità di 120 km/h con due corsie di scorrimento più la terza d’emergenza. «La fase di cantiere sicuramente più complicata – sottolinea ancora Fioroni – è stata quella dei due nuovi sottopassi, il primo per consentire l’accesso da nord e il secondo per poter proseguire il viaggio verso sud. In entrambi i casi i manufatti sono stati realizzati senza mai interrompere l’esercizio autostradale, ciò che ha rappresentato un’importante sfida tecnologica e ingegneristica vinta».

Green Station, attese news dal Cantone

Si è infine sempre in attesa degli sviluppi nell’ottica di realizzare l’area di servizio ‘Green Station Ticino’: prevista fra il Centro per Tir e la rotonda dello svincolo, verrebbe gestita dalla Sassi Grossi Sa costituita dai Comuni di Bodio, Giornico e Personico, le cui autorità hanno chiesto al Cantone un sostegno finanziario pari a 9 milioni di franchi (5 a fondo perso e 4 sotto forma di sussidi da rimborsare) a copertura del 75% dell’investimento. Un anno fa il Cantone aveva risposto negativamente a un aiuto di questo tipo, lasciando però aperta la valutazione su altre possibili vie. Novità al riguardo sarebbero imminenti.

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