Bellinzonese

Forfait letti, 'vantaggi per tutti ma oneri per i soli proprietari'

Il comitato dell'Upris si esprime sulla recente sentenza con la quale il Tribunale federale ha respinto un primo ricorso che contestava la tassa di soggiorno

L'associazione non sembra intenzione a mollare la presa (Ti-Press)
5 luglio 2021
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Il comitato dell'Unione dei proprietari di residenze e immobili (Upris) torna sulla recente sentenza – la prima di una probabile lunga fila – con la quale il Tribunale federale ha respinto il ricorso interposto dalla proprietaria di una casa di vacanza situata a Carì: la ricorrente si schierava contro il pagamento della tassa di soggiorno forfettaria intimata dal 2018 ai proprietari di case secondarie del Bellinzonese e Alto Ticino dall’Organizzazione turistica regionale che impone il pagamento in base al numero di posti letto dichiarato. I giudici di Losanna non hanno riconosciuto l'asserita violazione dei principi di uguaglianza e di proporzionalità, valutando come ragionevole e in nessun caso arbitraria la modalità utilizzata in Ticino, dove la nuova Legge cantonale sul turismo è entrata in vigore nel 2015 imponendo alle quattro nuove Otr (Bellinzona, Locarno, Lugano e Mendrisiotto) il medesimo sistema di calcolo e fatturazione. Dal 2018 l'Otr-Bat ha operato un giro di vite riverificando ogni singola proprietà in modo retroattivo dal gennaio 2015. 

“La citata sentenza – si legge nel comunicato dell'Upris firmato dal presidente Pietro Rusconi – si limita a dire che la pretesa dell'Otr-Bat nei confronti della ricorrente è legittima in base alla legge vigente. Ed è appunto questa legge che l'Upris contesta. Infatti ora – continua la nota – le Otr del Cantone dispongono di un amplissimo margine di manovra nel determinare l’importo della tassa applicabile per posto-letto: la 'forchetta' si situa tra i 15 e i 100 franchi (vale a dire tra 1 e 7) anziché stabilire una cifra precisa o fissare criteri oggettivi per graduare la tassazione in applicazione del principio di proporzionalità”. Una legge che secondo l'Upris, “attribuendo alle Otr la manutenzione e la cura dei sentieri addossa di fatto ai soli proprietari di case secondarie un onere a vantaggio di tutta la popolazione”. L'associazione non molla e il suo obiettivo rimane quello di creare una legge che tenga conto di un criterio di proporzionalità, “ad esempio diversificando la tassa a seconda dell’accessibilità o meno del rustico durante tutto l'anno”. 

Ancora pendenti petizione e iniziativa

In merito alla questione, ricordiamo, è ancora pendente la petizione promossa dall'Upris: depositata alla Cancelleria cantonale nell’autunno 2019 e sottoscritta da 1’255 cittadini, chiede una modifica della legge abolendo il criterio d’imposizione per letto e sostituendolo con un’autocertificazione “indicante il numero dei pernottamenti reali oppure altri criteri finalizzati ad una tassa equa”. Risale invece al gennaio 2018, ed è pure ancora pendente, l’iniziativa parlamentare dell’allora granconsigliere leghista Fabio Badasci che propone di rendere più blando il capoverso 5 dell’articolo 21 della Legge sul turismo, affinché la tassa forfettaria per letto sia riscossa presso i proprietari di case secondarie solo qualora affittino l’alloggio per più di tre mesi consecutivi allo stesso locatario. 

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