Svizzera

Flessione della produzione di carne rossocrociata

Complessivamente l'industria elvetica ne ha fornito 436'359 tonnellate. In calo soprattutto quella di origine suina (-5,6%)

In Svizzera se ne mangia ancora dalle 2 alle 4 volte la settimana
(Keystone)
21 marzo 2024
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Nel 2023 la produzione di carne in Svizzera è diminuita del 2,6%, mentre la quota di prodotti elvetici finiti sulle tavole degli abitanti si è attestata all'82,9% (+0,7% rispetto all'anno precedente). "Secondo l'Ufficio federale di statistica, una buona fetta della popolazione svizzera mangia ancora regolarmente carne, la maggior parte di essa tra le 2 e le 4 volte a settimana", sottolinea l'organizzazione di settore Proviande. Lo scorso anno l'industria elvetica del settore ha fornito 436'359 tonnellate di carne, il 3,5% in meno rispetto all'anno precedente.

Nella Confederazione è stata dunque prodotta generalmente meno carne, soprattutto di maiale (-5,6%). Rimane tuttavia invariata la produzione di manzo, vitello e agnello. Nonostante l'aumento della popolazione in Svizzera, la domanda per quanto riguarda i prodotti a base di carne è diminuita.

La gamma di prodotti alternativi è cresciuta e viene fortemente pubblicizzata. Ciononostante le vendite di prodotti alternativi vegetariani o vegani nel commercio al dettaglio sono aumentate solo marginalmente. La quota media nel 2023 è stata del 3% (2022: 2,9%). Anche la campagna internazionale ‘veganuary’ – la sfida alimentare che invita le persone a seguire una dieta vegana durante il mese di gennaio – non ha inciso sul bilancio del 2023. In tutta la Svizzera, sono state poco meno di 50'000 le persone che hanno rinunciato a consumare carne.

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