Svizzera

A Davos ‘ampio consenso’ sulla formula di pace ucraina

Ne hanno parlato oggi i rappresentanti di oltre 80 Paesi e organizzazioni internazionali. Cassis: la Russia andrà coinvolta in un modo o in un altro

Il consigliere federale Ignazio Cassis ha co-presieduto l’incontro odierno a Davos
(Keystone)
14 gennaio 2024
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Davos – L’Ucraina ritiene di avere ora un ampio sostegno ai principi principali della sua formula di pace, dopo un incontro a Davos (Gr). A termine, vuole un “piano comune” che spinga la Russia a colloqui. Kiev si è detta “ottimista” riguardo agli aiuti americani ed europei.

«Il presidente e il suo team non hanno mai accettato lo scenario di un conflitto congelato», ha dichiarato domenica sera alla stampa Andriy Yermak, capo dell’amministrazione presidenziale ucraina. «Continuiamo a batterci duramente».

Di fronte alle esitazioni riguardo agli aiuti finanziari americani ed europei, Yermak ha detto di «sperare e credere» che il Congresso degli Stati Uniti voterà positivamente. Si è mostrato inoltre «ottimista» che i 50 miliardi di euro di aiuti europei, bloccati dall’Ungheria, saranno approvati.

‘Divergenze di opinione’

Domenica, su invito di Kiev e della Svizzera, più di 80 Paesi – ma non la Cina, né la Russia – e organizzazioni internazionali hanno discusso il piano di pace del presidente Volodymyr Zelensky a livello di consiglieri di sicurezza nazionali. «È emerso un ampio consenso» e «siamo uniti» sull’indipendenza, l’integrità territoriale e la sovranità del Paese, ha dichiarato Yermak. Certo, ci sono ancora divergenze di opinione su come raggiungere questo obiettivo, ha detto. «Mentirei se dicessi che tutti sono dello stesso parere», ha aggiunto.

Nel suo piano in dieci punti lanciato più di un anno fa, il presidente ucraino vuole che la Russia si ritiri su tutti i confini internazionalmente riconosciuti del suo Paese. Oltre al rilascio dei detenuti e all’istituzione di un tribunale speciale per giudicare i crimini perpetrati da Mosca. La Russia respinge in toto le proposte.

Solo una base per futuri colloqui

Ieri pomeriggio, il consigliere federale Ignazio Cassis, che ha co-presieduto l’incontro con Yermak, ha ammesso che il piano ucraino è solo una «base» per futuri colloqui di pace. «La Russia dovrà essere inclusa in un modo o nell’altro», ha aggiunto. Il ‘ministro’ degli Esteri elvetico ritiene che non sia necessario aspettare che entrambe le parti siano pronte al dialogo.

L’incontro di domenica è stato l’ultimo in questo formato per i consiglieri di sicurezza nazionali e il secondo a cui ha partecipato la Svizzera. Gli incontri precedenti si erano tenuti in Danimarca, Arabia Saudita e Malta. Yermak annuncia che d’ora in poi si svolgeranno riunioni ministeriali per avanzare sui vari punti. Prima di un vertice mondiale a livello di leader, senza però svelare il calendario. Senza nominare la Russia, ha detto che lo Stato «terrorista» dovrebbe «non solo parlare di pace, ma essere determinato» a dialogare.

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