Svizzera

Ex capo degli 007 elvetici: sbagliato annunciare Zelensky al Wef

Secondo l'ex capo del Servizio attività informative della Confederazione c'è il rischio che agenti russi possano colpire il presidente ucraino a Davos

Volodymyr Zelensky
(Keystone)
10 gennaio 2024
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È stato uno sbaglio annunciare in anticipo la presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Forum economico mondiale (Wef) di Davos. Ne è convinto l'ex capo del Servizio delle attività informative della Confederazione (Sic) Peter Regli, che si è espresso in un'intervista rilasciata a Ticinonews.

Regli ha ricordato che al momento c'è una guerra in corso e che Mosca ha l'obiettivo di eliminare proprio Zelensky, ovunque esso si trovi. "Detto in altre parole: i sicari russi saranno già pronti in Svizzera", ha dichiarato alla testata ticinese. A tal proposito ha ricordato che, dal momento della sua entrata nel nostro territorio, la Confederazione diventa responsabile per la sua sicurezza.

L'annuncio anticipato della presenza del presidente ucraino quindi "non è molto positivo". I media sono liberi di esprimersi, ha sottolineato, ma ora sarà necessario costruire una vera e propria roccaforte nella nota località grigionese per proteggerlo.

Il rischio è in pratica quello di una possibile azione di agenti russi sul territorio svizzero. "Sono convinto che gli agenti russi si stiano muovendo tra Berna, Zurigo e Davos alla ricerca delle debolezze del sistema", ha afferma Regli. Quest'ultimo si è comunque anche detto convinto che le autorità preposte stiano facendo il necessario per garantire la sicurezza da ogni punto di vista.

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