Svizzera

Trasporto stradale transfrontaliero, i bulloni si stringeranno

Verso l'obbligo di una licenza specifica per i mezzi di 2,5 tonnellate. Tempi più duri in arrivo anche per le ‘società bucalettere’

Lavori in corso alla Camera alta
(Keystone)
19 dicembre 2023
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Le imprese attive nel trasporto professionale transfrontaliero dovranno avere obbligatoriamente un licenza anche per i mezzi di 2,5 tonnellate. È quanto contempla una modifica legislativa approvata all'unanimità dal Consiglio degli Stati, che prevede pure regole per contrastare le ‘società bucalettere’ in questo settore.

Oggi la licenza è obbligatoria solo per i veicoli di oltre 3,5 tonnellate. La nuova normativa intende creare pari condizioni per i trasportatori con autofurgoni (da 2,5 a 3,5 tonnellate) e quelli con autocarri. I trasporti non professionali di materiale e attrezzatura continueranno a essere esonerati dall'obbligo di autorizzazione.

Nella legge figurano inoltre, come detto, nuovi criteri per impedire che imprese di trasporto estere possano aprire ditte di comodo, le cosiddette società bucalettere, allo scopo di aggirare il divieto di cabotaggio o di approfittare di standard sociali inferiori per gli autisti.

Per ottenere un'autorizzazione un'impresa dovrà disporre di una sede effettiva e stabile in Svizzera. In concreto, dovrà avere locali in cui si possa avere accesso agli originali dei documenti aziendali. Inoltre l'impresa deve organizzare l'impiego della sua flotta in modo da garantire che i veicoli ritornino alla sede aziendale entro otto settimane.

Il dossier torna al Nazionale – che in prima lettura aveva anch'esso approvato la legge all'unanimità – per l'esame delle divergenze.

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