Svizzera

La Chiesa cattolica elvetica avrà la sua corte penale nel 2024

Il tribunale giudicherà per i casi di abusi sessuali secondo il diritto ecclesiastico dopo le sentenze dei giudici penali svizzeri

Immagine di archivio
(Depositphotos)
24 novembre 2023
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Il tribunale penale della Chiesa cattolica svizzera sarà istituito l'anno prossimo per giudicare i casi di abusi sessuali. Lo ha annunciato il vescovo di Basilea Felix Gmür, reagendo in particolare al Sinodo di Lucerna, che sta trattenendo parte dei suoi contributi finanziari in attesa di misure concrete.

Quando i casi di abusi sessuali all'interno della Chiesa cattolica si concludono con una sentenza di un tribunale penale svizzero, deve subentrare il tribunale ecclesiastico, ha spiegato il vescovo Gmür, presidente della Conferenza dei vescovi svizzeri, ai media. Questo tribunale deve essere composto da specialisti che conoscono il diritto ecclesiastico, senza essere necessariamente cattolici.

Ampliare il pool di giudici

Finora i casi penali all'interno della Chiesa cattolica svizzera venivano trattati esclusivamente da un tribunale collegato a una o più diocesi. La creazione di un tribunale che riunisce tutte le diocesi del Paese implica che un maggior numero di specialisti sarà disponibile per svolgere questo compito.

Inoltre, la diocesi di Basilea istituirà un servizio di mediazione per denunce di ogni tipo. Questo organismo non riceverà solo segnalazioni di abusi sessuali, ma anche disaccordi di ogni tipo.

A metà settembre, l'Università di Zurigo ha pubblicato uno studio sugli abusi sessuali all'interno della Chiesa cattolica svizzera dalla metà del secolo scorso. Sono stati documentati almeno un migliaio di casi, ma questa è solo la punta dell'iceberg, poiché la maggior parte dei casi è stata insabbiata, ignorata o minimizzata. Lo studio è stato commissionato dalla Conferenza dei vescovi svizzeri, presieduta da Gmür.

Malcontento lucernese

L'8 novembre, il parlamento della Chiesa cattolica di Lucerna ha deciso di versare solo la metà del suo contributo di 884'000 franchi alla diocesi di Basilea, fino a quando questa non si impegnerà ad affrontare concretamente i casi di abusi sessuali.

Parlando ai media, il vescovo Gmür ha detto di comprendere le preoccupazioni del Sinodo di Lucerna e di rispettare la decisione, pur criticandola. "Sarebbe stato meglio e più auspicabile discutere prima la questione insieme", ha osservato. Si è inoltre detto pronto ad avviare un dialogo con una commissione nominata dal Sinodo di Lucerna. E ha aggiunto: "Ne discuteremo e troveremo una buona soluzione".

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