Svizzera

Mani via dal volante, ma sempre pronte a riprenderlo

Il Consiglio federale manda in consultazione due ordinanze sui veicoli a guida automatizzata

Non per forza così
(Keystone)
18 ottobre 2023
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Berna – I veicoli a guida automatizzata dovranno essere omologati e le case produttrici dovranno dimostrare come garantiscono la sicurezza e la fluidità del traffico. È quanto prevedono due nuove ordinanze poste in consultazione oggi dal Consiglio federale fino al prossimo 2 febbraio.

Il Parlamento aveva approvato in primavera la revisione parziale della legge federale sulla circolazione stradale (LCStr), creando le condizioni quadro per la guida automatizzata. Le ordinanze ne precisano le modalità di attuazione.

Niente robot per le consegne

Secondo il governo, “i veicoli a guida automatizzata possono incrementare la sicurezza stradale e migliorare la viabilità, oltre a dischiudere nuove opportunità per l’economia e i servizi di trasporto”. Il Consiglio federale ha invece deciso di non disciplinare l'impiego dei robot per le consegne, su cui al momento persistono posizioni troppo divergenti, precisa un comunicato odierno.

L’ordinanza sulla guida automatizzata prevede che i veicoli che ne sono dotati dovranno essere omologati, al pari di tutti gli altri veicoli a motore. I costruttori dovranno spiegare dettagliatamente in che modo vengono garantite la sicurezza e la fluidità del traffico quando il sistema è in funzione.

Si potrà lasciare il volante

Una volta attivato il sistema di automazione, il conducente potrà lasciare il comando dello sterzo e non sarà più tenuto a sorvegliare costantemente traffico e veicolo. Deve però rimanere pronto a riprendere il controllo del mezzo in qualsiasi momento, quando il sistema lo richiede o raggiunge i propri limiti.

Il parcheggio automatizzato senza la presenza del conducente sarà possibile in apposite aree, stabilite dalle autorità cantonali e contrassegnate con una speciale segnaletica.

Progetti pilota

Il Consiglio federale intende anche cofinanziare progetti pilota per testare nuove tecnologie, in particolare le sperimentazioni su strade pubbliche, non realizzabili in assenza di contributi finanziari. Le modalità sono specificate nella nuova ordinanza sugli aiuti finanziari per la promozione di soluzioni innovative per i trasporti sulle strade pubbliche.

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