La necessità, con la guerra in Ucraina in corso, è di decentralizzare maggiormente le forze armate, usando anche strutture la cui posizione è nota
L'esercito svizzero non venderà più i suoi vecchi bunker. In risposta alla guerra in Ucraina le forze armate si decentralizzano maggiormente, ha dichiarato il capo dell'esercito Thomas Süssli in un'intervista ai giornali svizzero-tedeschi del gruppo Tamedia.
"Dobbiamo prendere quello che abbiamo", ha continuato il capo dell'esercito, che rivede attualmente il catalogo delle strutture di comando e di combattimento.
Anche bunker la cui posizione è pubblicamente nota potrebbero essere utilizzati. "Queste strutture possono sempre avere un'utilità militare se ne abbiamo molte in una determinata regione", afferma Süssli.
Questa decisione è in linea con la strategia presentata in agosto e incentrata sulla difesa nel contesto della guerra in Ucraina. "Decentralizziamo sempre di più" per evitare che un avversario possa mettere fuori uso le forze armate con qualche bombardamento, afferma Süssli.