Svizzera

Il freno all'indebitamento elvetico compie vent'anni

Strumento capace di dare stabilità finanziaria e pure la necessaria flessibilità nei momenti di crisi. Come è stato il caso durante la pandemia

In sintesi:
  • La misura era stata introdotta nel 2003 in risposta agli squilibri delle finanze federali degli anni Novanta
  • Tra il 2003 e il 2019, grazie all'andamento economico favorevole, il freno all'indebitamento aveva permesso di risparmiare 27 miliardi di franchi
Karin Keller-Sutter ricorda l’importante anniversario
(Keystone)
5 settembre 2023
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Il freno all'indebitamento compie 20 anni. Quale meccanismo chiave della politica finanziaria, è ormai considerato uno strumento efficace per gestire la spesa complessiva della Confederazione, stando all'Amministrazione federale delle finanze, che oggi, 5 settembre, ha voluto ricordare questo genetliaco in grande stile con un evento.

Presente alla manifestazione, la ‘ministra’ delle finanze Karin Keller-Sutter ha pronunciato parole d'elogio per questo strumento attivo dal 2003 che garantisce, a suo parere, stabilità finanziaria offrendo nel contempo allo Stato e alla politica la flessibilità necessaria nei momenti di crisi, come è stato dimostrato nel caso della pandemia di coronavirus.

Nel suo intervento, la consigliera federale ne ha approfittato per mettere in guardia coloro che vogliono allentare il freno all'indebitamento: la Svizzera, a detta della sangallese, è al momento in grado di assumersi i propri debiti, ma ciò potrebbe cambiare rapidamente alla luce delle sfide che le finanze federali devono affrontare.

Presente all'appuntamento anche l'ex consigliere federale Plr Kaspar Villiger – stesso partito di Keller-Sutter –, ‘padre’ del meccanismo, secondo cui il freno all'indebitamento ha dato ottimi risultati, permettendo allo Stato di far fronte agli enormi costi – circa 25 miliardi di franchi – causati dal Covid.

Il freno all'indebitamento è stato introdotto nel 2003 quale risposta agli squilibri emersi nelle finanze federali durante gli anni 90, un periodo di crisi. Nel giro di pochi anni, i deficit miliardari avevano portato a un forte aumento del debito tanto che, di fronte a questa situazione, si era fatta urgente la necessità di adottare uno strumento fiscale efficace, spiega l'Amministrazione federale delle finanze. Nel 2001, chiamati a dire la loro, anche popolo e cantoni accettarono il corrispondente articolo costituzionale con l'84,7% di voti favorevoli.

Grazie all'andamento economico favorevole e al rispetto del freno all'indebitamento, tra il 2003 e il 2019 il debito della Confederazione si è ridotto di circa 27 miliardi, secondo l'Amministrazione federale delle finanze. Nonostante l'aumento del debito durante la pandemia, la Svizzera si trova in una posizione invidiabile nel confronto internazionale, con un rapporto debito/Pil inferiore al 30%.

Il freno all'indebitamento fornisce un quadro vincolante per la definizione delle priorità di spesa, spiega l'Amministrazione federale delle finanze. Inoltre, migliora la pianificazione del bilancio a medio termine e impone una certa disciplina al Parlamento e all'amministrazione. Eccezioni sono contemplate in caso di situazioni particolari.

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