Svizzera

Venticinque anni fa Halifax, la peggiore sciagura aerea elvetica

Un velivolo della Swissair in viaggio da New York a Ginevra si schiantò in mare al largo delle coste canadesi causando la morte di 229 persone

In sintesi:
  • Le cause dell'incidente del volo SR111 non sono mai state determinate con certezza
  • La tragedia ebbe ripercussioni sugli standard di sicurezza dell'aviazione civile elvetica, canadese e statunitense
Quello che rimase
(Keystone)
2 settembre 2023
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Sono trascorsi 25 anni dalla peggiore sciagura nella storia dell'aviazione civile svizzera. Nella notte tra il 2 e il 3 settembre 1998, un aereo della compagnia di bandiera Swissair in viaggio da New York a Ginevra si schiantò in mare al largo delle coste canadesi di Halifax, causando la morte di 229 persone, tra cui 41 svizzeri. Il velivolo, un McDonnell Douglas MD-11 costruito nel 1991 e chiamato "Vaud", era decollato alle 20.18 dall'aeroporto JFK (le 1.18 svizzere).

Le cause dell'incidente del volo SR111 non sono mai state determinate con certezza. Stando al rapporto finale pubblicato nel marzo 2003 dagli esperti dell'Ufficio della sicurezza dei trasporti canadese, lo schianto fu provocato da un arco elettrico, partito probabilmente da cavi del sistema d'intrattenimento per i passeggeri, che diede fuoco a materiale isolante nella cabina di comando. In quella zona del cockpit non c'erano apparecchi di rilevamento del fumo o estintori automatici: questi dispositivi non erano obbligatori in base alle norme vigenti all'epoca.


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Tutti i pezzi

L'allarme del fuoco

Quando l'equipaggio si accorse del fuoco era già troppo tardi: gli strumenti di volo avevano smesso di funzionare e i piloti avevano ormai perso il controllo del velivolo. L'ultimo contatto radio è stato registrato alle 21.25, circa un'ora dopo il decollo. Sei minuti più tardi l'aereo s'inabissava nell'Atlantico a otto chilometri dalle coste canadesi. Tutti i 215 passeggeri, provenienti da 22 Paesi, e i quattordici membri dell'equipaggio morirono nell'impatto. Le autorità canadesi recuperarono oltre il 98% dell'apparecchio, circa due milioni di detriti.

La notizia scosse profondamente la Svizzera ed ebbe ripercussioni sugli standard di sicurezza dell'aviazione civile elvetica, canadese e statunitense. Significativi cambiamenti vennero intrapresi anche nella presa a carico dei congiunti delle vittime.


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Il ricordo

"All'epoca la notizia appariva inconcepibile", aveva ricordato il cappellano cattolico Claudio Cimaschi in occasione della commemorazione dei dieci anni dalla tragedia tenutasi nel 2008 a Kloten. Sull'altare della chiesa erano state poste 229 rose bianche, una per ogni persona inghiottita dal mare.

Il ricordo

Oggi, due monumenti ricordano la tragedia di Halifax. Uno è posto a est del luogo dell'incidente a The Whalesback, un promontorio a un chilometro a nord di Peggys Cove. Il secondo è una commemorazione privata ma più grande, a ovest del luogo dell'incidente. Qui furono seppellite le vittime non identificate. Entrambi riportano un'inscrizione in inglese e francese che commemora le vittime.

Lo schianto del volo 111 è tutt'oggi la più grave sciagura aerea dell'aviazione svizzera e una delle più gravi su territorio canadese. Contribuì al fallimento di Swissair e fu la causa di una forte diminuzione dei passeggeri.


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Quello che l’oceano restituì

Il comandante, Urs Zimmermann, aveva 49 anni e, al momento dello schianto, aveva accumulato 10'800 ore di volo, delle quali 900 sugli MD-11. Lavorava per Swissair dal 1971 ed era comandante dal 1983. Nel 1994 divenne istruttore per piloti di Airbus e più tardi di MD-11. Nel corso della sua carriera non era mai stato coinvolto in alcun incidente.

Il primo ufficiale, Stephan Loew, aveva 36 anni e possedeva all'attivo 4'800 ore di volo delle quali 230 su questo tipo di aeromobile. Lavorava dal 1991 per Swissair. Nel maggio dello stesso anno aveva ottenuto la licenza per l'MD-11. Come il comandante, anche il copilota non era mai stato coinvolto in alcun incidente.

Entrambi i piloti erano in perfetta salute e prima del volo avevano accumulato 27 ore di pausa.

L'equipaggio standard di un MD-11 era composto da un comandante, un primo ufficiale, un capo-cabina e 11 assistenti di volo. Tutto il personale era qualificato, certificato e addestrato in accordo con le norme svizzere, sotto le regole della Joint Aviation Authorities.

Minuto dopo minuto (UTC, ovvero il fuso orario scelto come riferimento globale, a partire dal quale sono calcolati tutti i fusi orari del mondo)

00:18:00 - Il volo SR-111 partì dall'aeroporto John Fitzgerald Kennedy International di New York con 215 passeggeri, 2 piloti e 12 assistenti di volo con destinazione Ginevra.

00:58:00 - L'aeromobile raggiunse una quota di 33mila piedi, senza particolari problemi.

01:10:38 - Dopo 52 minuti di volo, l'equipaggio sentì odore di bruciato nel cockpit e pensò che provenisse dal sistema di condizionamento. ("Air conditioning, is it?" "Yes").

01:13:14 - Iniziarono ad apparire tracce di fumo in cabina. I piloti iniziarono a considerare la possibilità di atterrare all'aeroporto più vicino.

01:13:53 - Il comandante commentò: "That's not doing well at all up there" ("Non sta andando per niente bene qua sopra").

01:14:15 - Il comandante inviò al centro di Moncton una chiamata radio "Pan pan", normalmente utilizzata per segnalare problemi urgenti ma che non pongono in pericolo l'aeromobile e le vite di chi si trova a bordo. Il pilota chiese di atterrare all'aeroporto di Boston, nel Massachusetts, che distava 300 miglia. Il controllo di Moncton autorizzò l'avvicinamento a Boston e l'aeromobile discese a quota 31'000 piedi.

01:15:00 - Il controllore consigliò ai piloti di modificare la destinazione e dirigersi all'aeroporto di Halifax, che distava 56 miglia nautiche. L'equipaggio accettò e ottenne l'autorizzazione.

01:19:00 - L'aeromobile si trovava a 30 miglia dall'aeroporto di Halifax, ma richiese tempo per la discesa dall'altitudine di 21mila piedi.

01:20:00 - L'equipaggio richiese l'autorizzazione di scaricare il carburante e fu conseguentemente allontanato dall'aeroporto.

01:24:42 - Fu dichiarata l'emergenza, cioè una situazione di pericolo potenzialmente fatale per il velivolo e i suoi occupanti, che richiede assoluta priorità. I sistemi dell'aeromobile, come le luci, gli strumenti di volo e l'autopilota iniziarono a dare problemi; l'equipaggio iniziò a perdere ogni possibilità di manovrare l'aeroplano.

01:30:00 - Nelle vicinanze di St. Margaret's Bay, in Nova Scotia, fu notato un grosso aeroplano in volo basso.

01:31:18 - In accordo con le letture sismografiche di Halifax e Moncton, l'aeroplano toccò l'oceano, uccidendo tutti i suoi occupanti. Il luogo dello schianto è circa 44°24.55′N 63°58.4′O, con 500 metri di incertezza.


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I souvenir di quel disgraziato viaggio

L'ombra (non confermata) di Lady D

L'inchiesta identificò undici tra cause e fattori che contribuirono all'incidente. La prima e la più importante è “la certificazione di infiammabilità del materiale utilizzato nella costruzione del velivolo era inadeguata in quanto ha consentito l'uso di materiale che poteva innescare o propagare un incendio. In conseguenza, il materiale infiammabile ha propagato l'incendio iniziato nel soffitto del lato destro posteriore della cabina di pilotaggio. L'incendio si è rapidamente intensificato e si è esteso danneggiando la strumentazione di bordo e rendendo incontrollabile il velivolo”.

Il surriscaldamento dei cablaggi del sistema di intrattenimento in volo non azionò i sistemi di sicurezza del circuito ma provocò un principio di incendio nei materiali isolanti che si propagò molto velocemente in altri materiali infiammabili. L'equipaggio non si rese conto dell'incendio e non fu avvisato da nessuno strumento. Una volta acquisita consapevolezza dell'incendio, la confusione dell'evento rese difficoltoso l'orientamento. Lo sviluppo rapido del fuoco portò allo spegnimento dei sistemi principali di volo e rese presto impossibile il controllo dell'aeromobile.

A causa della mancanza dei sistemi principali, il pilota fu obbligato a cercare di controllare il velivolo "alla cieca", con la drammatica conseguenza dello schianto nell'Atlantico. Frammenti recuperati dell'aeroplano mostrarono che il calore nel cockpit stava iniziando a fondere la struttura.

Gli indicatori di stabilità e di velocità ritrovati mostrarono che l'aeroplano si schiantò sull'acqua alla velocità di 300 nodi, con 20 gradi di beccheggio e 110 di rollio, cioè con il muso in decisa picchiata e coricato su un fianco e le ali oltre la verticale.

Il Transportation Safety Board of Canada concluse che, se anche l'equipaggio fosse stato cosciente della natura del problema, la velocità con cui il fuoco si è propagato avrebbe comunque precluso un atterraggio ad Halifax, anche nel caso in cui l'avvicinamento fosse iniziato immediatamente dopo la dichiarazione "pan pan".

Sono state fatte anche altre ipotesi secondo le quali sarebbe stato piazzato un fumogeno o addirittura una bomba a bordo dell'aereo, dato che era previsto ci fosse come passeggero anche un ex agente dei servizi segreti britannici (MI6), il quale pare volesse raccontare alle televisioni americane il complotto dietro l'incidente che causò la morte di Lady Diana. Quest'ultimo, cacciato dal suolo statunitense dalla Cia, all'ultimo non salì su quell'aereo. Queste ipotesi furono in seguito smentite.


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La ricostruzione dell’aereo

I precedenti

Altri due incidenti di Swissair hanno segnato particolarmente la Svizzera. Il 4 settembre 1963, un Caravelle si schiantò a Dürrenäsch (Argovia) in seguito a un incendio sviluppatosi a bordo. I morti furono 80. L'inchiesta rivelò che la sciagura fu causata da problemi meccanici. A far precipitare l'aereo furono le fiamme provocate dall'olio fuoriuscito dall'impianto idraulico che entrò in contatto con il carrello surriscaldato.

Il 21 febbraio 1970 una bomba, destinata in realtà a un aereo di una compagnia israeliana, fece schiantare sul suolo di Würenlingen (Argovia) un velivolo Swissair da poco decollato da Kloten e diretto a Tel Aviv, provocando la morte di 47 persone. L'attentato fu attribuito a gruppi terroristici palestinesi.

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