Svizzera

Si sperimenta la settimana di 38 ore per attirare il personale

Invece di toccare i salari si riduce sensibilmente l'orario di lavoro. L'idea è stata lanciata dal comune zurighese di Affoltern am Albis

In sintesi:
  • L'iniziativa tocca circa 350 lavoratori sui 500 dipendenti della città
  • Ma non a tutti piace la soluzione del municipio
Una vista dall’alto del Comune
(Foto del comune )
5 agosto 2023
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Nella lotta per far fronte alla penuria di personale il comune zurighese di Affoltern am Albis percorre nuove strade: invece di aumentare i salari vuole ridurre sensibilmente l'orario di lavoro. Non tutti sono però entusiasti, riferisce sabato il Tages-Anzeiger.

Il municipio propone di introdurre le 38 ore settimanali (invece di 42) per circa 350 dei 500 dipendenti della città di 56'000 abitanti, che è anche capoluogo distrettuale. La riduzione del 10% dell'orario di lavoro comporterebbe un onere finanziario aggiuntivo di 2,3 milioni di franchi.

"Diventa sempre più difficile occupare i posti vacanti", spiega la sindaca Eveline Fenner in un'intervista a un foglio locale ripresa dal quotidiano zurighese. Prima di dover tagliare i servizi, il comune vuole provare la settimana di 38 ore quale incentivo per i dipendenti.

Il problema si presenta infatti di difficile soluzione: sia i comuni limitrofi, finanziariamente più forti, sia le fiorenti aziende del vicino canton Zugo versano stipendi con cui Affoltern non vuole tenere al passo. Se lo facesse si creerebbero degli squilibri nella struttura salariale, secondo Fenner. "Se chi arriva come nuovo in una professione guadagna di più di persone preparate con diversi anni di esperienza nascono attriti".

La città ha già adottato in passato altre misure per trattenere i dipendenti e assumere nuovo personale. Ad esempio sono previsti orari di lavoro flessibili, buoni Reka, nonché la giornata di libero il giorno del proprio compleanno. Ma questo non è bastato per essere sufficientemente attraenti sul mercato del lavoro.

Le 38 ore non comporterebbero solo costi aggiuntivi, bensì anche risparmi: la riduzione del personale temporaneo diminuirà la spesa di diverse centinaia di migliaia di franchi. Secondo Fenner, Affoltern sostiene oneri aggiuntivi per 1,2 milioni di franchi a causa dell'impiego di dipendenti temporanei. La sindaca spera anche in un aumento dell'efficienza.

L'annuncio del municipio - che non è ancora confluito nei regolamenti: sul tema dovrebbe ancora esprimersi l'assemblea comunale in autunno, nell'ambito della discussione sul preventivo - ha già suscitato diverse reazioni. La prospettiva di un orario più breve ha già un effetto positivo sui colloqui di lavoro, afferma Fenner. Preoccupate si sono però dette le località limitrofe, che temono di dover seguire l'esempio.

La scorsa settimana anche l'associazione locale delle imprese ha annunciato la sua opposizione: la tendenza presso le aziende è più orientata verso una settimana di 43 ore, viene fatto notare. Pure la commissione di revisione dei conti - organo dell'amministrazione - si è mostrata scettica: "È una scelta finanziariamente irresponsabile", ha dichiarato il suo presidente Urs Gmür. A suo avviso per lottare contro la "preoccupante" situazione di Affoltern sarebbe al contrario necessario un programma di austerità.

Nel canton Zurigo il problema della penuria di manodopera interessa anche altri comuni, ma Affoltern è il primo che ha optato per le 38 ore. Chi ha però già esperienza in materia è l'ospedale di Wetzikon, che un anno fa ha ridotto l'orario di lavoro del 10% per tutti i 260 infermieri che operano su tre turni. La misura starebbe già mostrando effetti positivi. "Ci sono meno casi di malattia e di dimissioni", afferma Judith Schürmeyer, membro della direzione del nosocomio, in dichiarazioni al portale specializzato Medinside e riprese da TA. "La minore fluttuazione stabilizza i team e, secondo i primi sondaggi, porta a una maggiore soddisfazione dei dipendenti". Il modello di orario attira anche nuovo personale infermieristico. Ma non si tratta di un provvedimento gratuito: a Wetzikon è stato necessario creare 26 nuovi impieghi a tempo pieno.

A lungo termine, questo approccio non può essere finanziato dagli ospedali, sostiene Schürmeyer. La dirigente spera in un maggiore sostegno statale e che i politici decidano presto come attuare l'iniziativa "per cure infermieristiche forti", approvata dal popolo nel 2021. All'ospedale di Wetzikon la sperimentazione della settimana di 38 ore continuerà fino alla fine del 2024: non è ancora chiaro cosa avverrà in seguito.

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