Svizzera

Legge CO2, proposta governativa ‘assolutamente insufficiente’

La consigliera nazionale dei Verdi Delphine Klopfenstein Broggini sul futuro della politica climatica in Svizzera. ‘Ciò che funziona sono le sovvenzioni’

Soddisfatta la consigliera nazionale ginevrina
(Keystone)
18 giugno 2023
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Il sì alla legge sulla protezione del clima e l’innovazione è «un risultato eccellente: la prova che la popolazione ha capito la posta in palio, senza lasciarsi depistare da una campagna di disinformazione». A metà pomeriggio, la consigliera nazionale dei Verdi Delphine Klopfenstein Broggini è raggiante. La ginevrina è convinta: «Con questo risultato, stiamo mettendo la Svizzera sul binario giusto». Intervista.

‘Nessun divieto, nessuna nuova tassa’: il consigliere nazionale dell’Udc Michael Graber, responsabile della campagna per il no, e l’associazione svizzerotedesca dei proprietari immobiliari (Hev) dicono che adesso vi attendono al varco.

Il sì odierno dimostra che ciò che funziona sono le sovvenzioni. Questa legge sostiene i proprietari nella sostituzione dei loro sistemi di riscaldamento; e incoraggia le aziende a investire nell’innovazione tecnologica. A mio avviso dobbiamo continuare su questa via. Che è quella del fondo per il clima. L’iniziativa lanciata congiuntamente dai Verdi e dal Ps [la raccolta di firme è in corso dallo scorse settembre, ndr] ha chiaramente il suo posto nel dibattito sul futuro della politica climatica. In questo senso, è una risposta indiretta ai timori espressi dai signori Graber ed Egloff [presidente della Hev, ndr].

Il suo partito scalpita: ha già pronta anche un’altra iniziativa popolare, sul fotovoltaico.

Aspettiamo l’esito del dibattito in Parlamento sull’‘atto mantello’ [la legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili, ndr]. Il Consiglio degli Stati l’ha edulcorato, l’ha svuotato di parte della sua sostanza [si è ad esempio espresso contro l’obbligo di installare pannelli solari sugli edifici di nuova costruzione e in caso di importanti rinnovamenti, ndr]. Da domani [oggi per chi legge, ndr] in commissione al Nazionale lo riesamineremo. Noi Verdi cercheremo in particolare di rafforzarne la parte dedicata al fotovoltaico. Se non riusciremo a ottenere vere garanzie per quanto riguarda la posa di pannelli solari sui tetti, lanceremo l’iniziativa. Importante per noi è anche il tema del risparmio energetico: ci batteremo per reintegrarlo nella legge.

È ottimista?

Visto come le discussioni avanzano, al momento mi sembra molto difficile. Posso già dirlo: a mio avviso, questa iniziativa la lanceremo.

Il vostro slogan è: ‘un impianto solare su ogni tetto’. Lo si può anche leggere sotto forma di divieto: non si potrà avere alcun tetto senza impianto solare.

Non la vedo così, ma piuttosto come un’opportunità. Anche perché l’alternativa qual è? Grandi impianti fotovoltaici in campo libero, che rischiano di compromettere la biodiversità? La grande maggioranza dei tetti si presta all’installazione di un impianto fotovoltaico. Il potenziale qui è enorme e viene sfruttato solo in minima parte. La nostra proposta è da leggere come un sì alla biodiversità e un sì allo sviluppo delle energie rinnovabili.

La nuova legge sul CO2 verrà discussa probabilmente in settembre al Consiglio degli Stati. Cosa ne pensa?

Questa legge è indispensabile, e completerà la legge sulla protezione del clima approvata oggi. Potrebbe mettere a disposizione risorse finanziarie in svariati ambiti. Per i treni di notte, ad esempio, che potrebbero essere un’alternativa interessante – efficace e a buon mercato – ai voli low-cost: qui il potenziale è immenso. Un altro ambito promettente è quello delle importazioni, delle apparecchiature ma anche dei veicoli.

Il suo partito ha criticato questa legge, che non prevede divieti né un aumento della tassa sul CO2. Avete cambiato idea?

No. La proposta del Consiglio federale è assolutamente insufficiente e bisognerà renderla più incisiva. La legge contiene però aspetti interessanti.

Quali?

Il capitolo relativo alla piazza finanziaria. È previsto che la Finma [Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari] e la Bns [Banca nazionale svizzera] esaminino i rischi climatici dei loro flussi finanziari e consegnino regolarmente dei rapporti in merito al Consiglio federale. Non basta: difatti mi batterò perché questi rapporti siano resi pubblici e, in caso di problemi identificati, si possano ordinare dei correttivi.

Dice che la legge andrà resa ‘più incisiva’. Come, concretamente?

Servono misure incisive nel settore dei trasporti, in particolare per quanto riguarda il traffico motorizzato e l’aviazione, altrimenti resteremo indietro rispetto all’Europa. Qualcosa andrà fatto anche in un settore che nessuno finora ha osato toccare: l’agricoltura.

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