Svizzera-Italia

Traffico internazionale d'oro per 15 milioni, dieci gli arresti

L'inchiesta è stata condotta dalla Procura di Milano, coadiuvata con la Fedpol. A Zurigo era stata allestita una ‘fonderia abusiva’

In sintesi:
  • Al centro dell'indagine alcuni ‘compro-oro’ con sede nel capoluogo lombardo 
  • 288 chili d'oro e 97 chili di argento sarebbero stati fusi abusivamente 
(Keystone )
15 giugno 2023
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Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita nei confronti di dieci persone nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Milano, condotta dai carabinieri, con al centro dei "compro-oro" con sede a Milano e "16 episodi di riciclaggio" su un totale di "288 kg di oro e 97 kg di argento, per un controvalore stimato in circa 15 milioni di euro" (grossomodo la medesima somma in franchi).

Tutti episodi, come spiega una nota del procuratore Marcello Viola, avvenuti "in Lombardia, tra il settembre del 2019 e il settembre del 2020". Nell'indagine, condotta anche dai Comandi provinciali dei Carabinieri di Milano e Monza-Brianza e che ha portato in carcere alcuni titolari di attività di "compro-oro", si contesta il "riciclaggio aggravato consistito nell'aver sostituito denaro con metalli preziosi, tutti di provenienza illecita (in particolare lingotti di oro e argento)".

L'inchiesta, scattata nel 2019 a Firenze (Toscana) e trasferita per competenza a Milano, si è sviluppata dal monitoraggio, svolto in sinergia con l'Ufficio federale di Polizia (Fedpol), "di un cittadino greco in contatto con un imprenditore iraniano inseriti in un traffico internazionale di oro e contestuale riciclaggio internazionale di denaro di provenienza illecita sull'asse Italia-Svizzera-Germania-Turchia".

Fonderia abusiva a Zurigo

È stato accertato che a Zurigo sarebbe stata allestita una "fonderia abusiva dove, una volta fuso, il metallo prezioso di provenienza illecita, attraverso la Germania, veniva trasportato su gomma in Turchia".

Anche le autorità elvetiche, come precisa la Procura milanese, hanno emesso ulteriori provvedimenti restrittivi "a carico di due indagati, risultati terminali svizzeri del gruppo di soggetti interessato alle operazioni di riciclaggio". Mentre quattro provvedimenti cautelari dell'inchiesta milanese "sono stati eseguiti in Germania".

L'indagine, scrive il procuratore Viola, "di ampio respiro internazionale, si è sviluppata nell'ambito di una Squadra investigativa comune intercorsa tra la Procura della Repubblica di Milano e la Fedpol, che ha consentito di svolgere contemporaneamente e in collegamento le investigazioni nei due Paesi, con acquisizione in tempo reale degli elementi indiziari risultanti nelle distinte indagini".

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