Svizzera

Disoccupazione: tasso in calo al 2,0% a marzo

Secondo la Seco erano iscritti 92'755 senza lavoro presso gli Uffici regionali di collocamento, 5'697 in meno rispetto a febbraio. Ticino invece al 2,5%

(Ti-Press)

Scende la disoccupazione in Svizzera: a fine marzo erano iscritti 92'755 senza lavoro presso gli Uffici regionali di collocamento (Urc), ossia 5'697 in meno rispetto al mese precedente. Il relativo tasso è diminuito di 0,1 punti al 2,0%.

Lo indica in una nota odierna la Segreteria di Stato dell'economia (Seco), precisando che nel confronto con marzo 2022 il numero di disoccupati è sceso di 16'745 unità (-0,4 punti).

A titolo di paragone, nel momento più critico della pandemia (gennaio 2021) erano stati registrati 170'000 senza lavoro, con un tasso al 3,7%. Negli ultimi 20 anni il valore mensile più elevato è stato del 4,3%, che risale al gennaio 2004, quello più contenuto dell'1,9% osservato nel 2022 in settembre e ottobre, al quale quindi ci si sta avvicinando.

In Ticino, in marzo il tasso di disoccupazione si è attestato al 2,5% (-0,4 punti rispetto a febbraio, -0,3 su base annua), nei Grigioni allo 0,9% (-0,2, -0,1). In termini assoluti, nel cantone italofono si contano 4’098 disoccupati (-695 mensile, -493 annuo), mentre in quello con capoluogo Coira la cifra è di 1’019 (-133 e -75).

I cantoni romandi rimangono i più colpiti dal fenomeno. Con un tasso del 3,7% il primato negativo spetta a Ginevra, seguono Giura (3,4%) e Vaud (3,2%). Con una quota dello 0,6%, Appenzello interno e Obvaldo sono invece i cantoni con meno disoccupati.

Tornando all'ambito nazionale, dai dati pubblicati dalla Seco emerge anche che il numero di giovani (15-24 anni) disoccupati è diminuito di 728 unità rispetto a febbraio portandosi a un totale di 8'230, cioè 975 persone in meno che un anno prima. Il tasso per questa fascia di età si è attestato all'1,8%, in calo di 0,2 punti sul mese e di 0,3 su base annua.

La percentuale di ultra 50enni senza lavoro era invece del 2,0% (-0,1 e -0,4). I disoccupati di lunga durata (cioè quelli iscritti agli Urc da oltre un anno) erano 12'389, il 4,9% in meno di febbraio e il 52,9% in meno di dodici mesi prima.

Complessivamente, afferma ancora la Seco, le persone in cerca d'impiego registrate nel mese scorso erano 161'864, il 2,9% in meno del mese precedente e il 16,4% in meno nel confronto con marzo 2022. Tale cifra comprende, oltre ai disoccupati iscritti, le persone che frequentano corsi di riconversione o di perfezionamento, che seguono programmi occupazionali o che conseguono un guadagno intermedio. Il numero dei posti vacanti annunciati presso gli uffici di collocamento è pari a 56'742 (+1'741 mensile e -14'396 annuo).

Per quel che concerne le differenze in base alla nazionalità, gli svizzeri presentano una quota di senza lavoro dell'1,4% (dato invariato rispetto a febbraio, -0,3 nel paragone con dodici mesi fa), gli stranieri del 3,7% (-0,3 e -0,5). Per Paese di provenienza, i tassi più elevati sono quelli di ucraini (24,4%), bulgari (8,0%), africani (7,3%) e rumeni (6,3%). L'Ue è al 3,2%, mentre l'Italia è al 3,3%, la Francia al 4,1% e la Germania al 2,1%.

In generale va sottolineato come i dati sulla disoccupazione della Seco non tengano conto di coloro che hanno esaurito il diritto a ricevere le prestazioni e che ad esempio vivono di risparmi o si trovano a beneficio dell'assistenza. Gli indicatori si basano inoltre sulle persone effettivamente iscritte agli Urc.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔