Con la revisione della legge federale sulla sistemazione dei corsi d’acqua, Berna si mette in prima linea partecipando ai costi per le opere di protezione
L’espansione degli insediamenti e il cambiamento climatico richiedono un ripensamento delle attuali disposizioni contro le piene che vanno adeguate alla nuova realtà. In particolare, oltre a un approccio integrale dei rischi, la Confederazione intende partecipare ai costi per la manutenzione di opere di protezione.
È quanto si propone la revisione della legge federale sulla sistemazione dei corsi d’acqua il cui messaggio è stato approvato oggi dal Consiglio federale. Con questa revisione, il Governo intende anche regolamentare la pratica collaudata della gestione integrale dei rischi connessi ai pericoli naturali.
La legge sulla sistemazione dei corsi d’acqua del 1991 è ormai obsoleta, indica una nota governativa, alla luce delle conoscenze acquisite e degli sviluppi intervenuti da allora. Con l’aumento dei rischi legati al cambiamento climatico e la crescente espansione degli insediamenti, l’attenzione si è spostata dalla difesa contro i pericoli naturali alla gestione integrale dei rischi.
Questo approccio consente di limitare i rischi di piena con interventi di pianificazione e misure organizzative, biologiche e tecniche. Poiché il nuovo paradigma prevede l’adozione di un insieme di misure, che coinvolge tutti i responsabili e tutti gli interessati, l’esecutivo intende sancire la gestione integrale dei rischi a livello di legge per consentire a Confederazione, Cantoni e Comuni di garantire a lungo termine la sicurezza dello spazio abitativo ed economico del Paese.
Già oggi, i rischi di piena sono elevati e aumenteranno in seguito al crescente sviluppo degli insediamenti urbani e a causa del cambiamento climatico. Di conseguenza, si prevedono eventi di ancora maggiore intensità.
Oltre a una valutazione complessiva della situazione di rischio, occorre anche costruire opere di protezione, curare il bosco di protezione e realizzare misure di pianificazione del territorio e organizzative, come ad esempio la pianificazione di emergenze.
L’adeguamento del quadro giuridico impone ai Cantoni di creare nuove basi, quali le panoramiche dei rischi, che comportano costi aggiuntivi esigui in termini di risorse finanziarie e umane. La Confederazione contribuisce in ogni caso erogando sussidi. Oltre al ripristino periodico delle opere di protezione, la Confederazione parteciperà anche alla loro manutenzione, finanziata finora esclusivamente dai Cantoni.
La combinazione ottimale di un insieme di provvedimenti nel quadro della gestione integrale dei rischi consente in parte di rinunciare alla costruzione di opere di protezione costose o di ridimensionarle.
Le spese per le opere di protezione diminuiranno quindi sia per la Confederazione, sia per i Cantoni. Tuttavia, poiché nonostante gli sforzi in materia di protezione i rischi continuano ad aumentare, con il tempo questi risparmi dovrebbero ridursi.