Svizzera

Riserve obbligatorie per i bacini idroelettrici, ‘no, ma...’

Contenuti condivisibili, ma presto concretizzati in una riforma legislativa in corso: il governo propone di respingere una mozione di Bruno Storni

Al parlamento l’ultima parola
(Keystone)
23 febbraio 2023
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Il Consiglio federale propone di respingere una mozione del consigliere nazionale Bruno Storni (Ps/Ti) che prevede l’obbligatorietà di riserve di energia elettrica per gli impianti idroelettrici ad accumulazione. Ne condivide però i contenuti, che dovrebbero presto essere concretizzati in una riforma legislativa in corso.

La mozione, firmata da altri dodici deputati di tutto lo spettro politico, tra cui i ticinesi Alex Farinelli (Plr) e Piero Marchesi (Udc) e il grigionese Jon Pult (Ps), e depositata lo scorso 16 dicembre, chiede che l’energia trattenuta (dietro compenso ai gestori) sia prelevata quando necessario per garantire l’approvvigionamento elettrico del Paese in tutti i periodi dell’anno, in particolare a fine inverno.

Per Storni, poiché dal 2009 è decaduto l’obbligo in vigore in molti cantoni che prevedeva la garanzia dell’approvvigionamento elettrico per i gestori delle centrali ad accumulazione, la Confederazione deve riprendere questo obbligo nella Legge federale sull’approvvigionamento economico del Paese (Lap), sottraendo una parte di energia elettrica da centrali ad accumulazione al libero mercato.

In una presa di posizione odierna, il Consiglio federale, che per via di ordinanza ha già preso un provvedimento analogo valido dallo scorso autunno fino al giugno del 2025, fa notare che l’obiettivo del ticinese dovrebbe presto essere concretizzato dalla futura nuova Legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili (propriamente una modifica della Legge sull’energia e di quella sull’approvvigionamento elettrico).

Il progetto è stato approvato dal Consiglio degli Stati nella sessione autunnale del 2022 ed è oggetto dell’esame preliminare da parte delle Commissioni dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale. Alla Camera dei Cantoni, la questione della riserva di energia non ha sollevato obiezioni.

Visto che la richiesta della mozione è già stata presa in considerazione in questo cantiere legislativo, una modifica della Lap non si giustifica, scrive il governo, invitando il parlamento a bocciare l’atto parlamentare.

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