Svizzera

Solo l’Udc si oppone alla nuova versione della legge sul CO2

Quasi tutti i partiti danno luce verde. I democentristi: vogliamo sapere quanto costa. I Verdi: proposta del tutto insufficiente

Una brutta gatta da pelare per la ministra dell’ambiente Simonetta Sommaruga
(Keystone)
4 aprile 2022
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Berna – La nuova versione della legge sul CO2, che il Consiglio federale ha rielaborato dopo il no popolare alle urne del 13 giugno scorso, viene respinta in toto al mittente soltanto dall’Udc. Gli altri partiti sostengono sostanzialmente il nuovo progetto, che considerano più pragmatico. Il campo rosso-verde avverte tuttavia che la neutralità e gli obiettivi climatici non potranno essere raggiunti in questo modo.

Il nuovo progetto di legge, riveduto, sul CO2 ha sempre come obiettivo il dimezzamento, entro il 2030, dei gas serra emessi dalla Svizzera rispetto al 1990. Ma viene posto in particolare l’accento su misure che permetteranno ai cittadini di ridurre le emissioni di anidride carbonica generate dalle attività quotidiane. Ecco in sintesi le posizioni dei principali partiti.

UDC

Gli elettori nel giugno 2021 hanno capito bene che con la nuova legge si troverebbero ad affrontare oneri aggiuntivi difficilmente quantificabili, scrive l’Unione democratica di centro nella sua risposta alla consultazione che scade oggi. Il nuovo progetto dovrebbe rispecchiare la volontà popolare. Ma, secondo il partito di Marco Chiesa, l’ideologia ecopolitica dominante è alla base anche della nuova legge. Non si sa infatti quanto costerà nella sua globalità, secondo l’Udc. Nuovi obiettivi, regolamenti e vincoli non rappresentano inoltre alcun modello ragionevole per la classe media.

PLR

Dal canto suo, il Partito liberale radicale ritiene positivo il fatto che il Consiglio federale abbia mantenuto la tassa sul CO2 - applicata ai combustibili fossili, quali l’olio da riscaldamento e il gas – di 120 franchi per tonnellata. Il Plr accoglie favorevolmente anche la continuazione del programma di risanamento degli edifici, anche se a lungo termine tale programma dovrà essere eliminato. Nell’ambito della circolazione, i veicoli elettrici e a idrogeno dovrebbero essere esentati dalla tassa per i veicoli pesanti commisurata alle prestazioni, secondo il Plr.

ALLEANZA DEL CENTRO

A sua volta, l’Alleanza del Centro accoglie favorevolmente quello che definisce "un approccio graduale alla riduzione del CO2". La dipendenza, "in particolare da fonti di energia russe", deve essere rapidamente ridotta. Secondo il Centro, anche le sovvenzioni aggiuntive della Confederazione nell’ambito del risanamento energetico degli edifici sono positive, così come il sostegno finanziario a motori più ecologici nei trasporti pubblici.

VERDI

Per i Verdi, invece, il nuovo progetto non raggiunge né gli obiettivi climatici ufficiali fissati per il 2030 né gli obiettivi chiaramente più ampi per contribuire alla riduzione del riscaldamento climatico globale a 1,5 gradi centigradi. Il nuovo progetto è necessario, ma del tutto insufficiente. Il partito vorrebbe quindi riprendere tutti i provvedimenti non contestati della legge sul CO2 bocciata alle urne. Gli investimenti nella protezione del clima non dovrebbero essere più finanziati con tasse di incentivazione ma con fondi federali, secondo gli ecologisti.

PS

Anche per il Partito socialista, con la nuova legge non si raggiungeranno gli obiettivi climatici ufficiali fissati né la limitazione del riscaldamento climatico globale a 1,5 gradi centigradi. Il nuovo progetto, secondo i socialisti, è nato sotto lo shock della bocciatura popolare della legge sul CO2. Per il PS, l’obiettivo di compensare 9,1 tonnellate di CO2 all’estero non è ragionevole.

PVL

I Verdi liberali sono favorevoli a obiettivi più ambiziosi in ambito climatico. Tuttavia, considerate le difficoltà alle urne di grandi e complessi progetti nonché l’urgenza ambientale, il Pvl sostiene l’approccio graduale della revisione proposta dal Governo. In linea di principio, secondo i Verdi liberali, sarebbero necessarie tasse di incentivazione con rimborso integrale alla popolazione. Ma, prima di introdurle, sono necessari maggiori sforzi di pubbliche relazioni.

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