Svizzera

C’è un ‘caso Maurer’ in Consiglio federale?

In un discorso pubblico ha parlato di fallimento del governo nella crisi-Covid e di leggi scritte dalla task force. Il Ps chiede una presa di posizione

(foto: Twitter)
23 settembre 2021
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In principio era stata la maglietta del gruppo di corona-scettici “Freiheitstrychler” indossata durante un raduno a Wald, nell’Oberland zurighese ad agitare l’opinione pubblica intorno al consigliere federale Ueli Maurer. Ma la scelta dell’abbigliamento, stando a quanto riporta il Tages Anzeiger, è stata solo un anticipo di ciò che sarebbe venuto dopo, con il discorso tenuto da Maurer davanti ai partecipanti all’evento, di cui esiste una registrazione video pubblicata dal quotidiano sul proprio sito e sul quale ora il Partito Socialista va all’attacco. È infatti sulle parole pronunciate da Maurer, più che sulla controversa t-shirt, che si focalizzano le nove domande dettagliate poste dai socialisti al Consiglio federale e sulle quali lunedì, durante l’ora delle domande, il presidente della Confederazione Guy Parmelin, che aveva già eluso la domanda venerdì, dovrà rispondere.

A far scattare l’interrogazione, è stato in particolare un passaggio del discorso di Maurer, molto critico riguardo l’operato dell’esecutivo federale, di cui fa parte, durante la crisi pandemica: «Il Consiglio federale si è anche compiaciuto del potere, lo dico facendo autocritica [...]Sulla politica sanitaria, sono dell’opinione che il Consiglio federale e le autorità hanno fallito...[...]e in questo moralismo all’interno, le persone non si sono messe in discussione e hanno avuto l’impressione che chi decide lo stia facendo bene [...]Ma se siamo completamente onesti (...), secondo me lo Stato ha fallito – una crisi di leadership e non una crisi di coronavirus». Maurer non si fa mancare neanche le critiche alla task-force scientifica, accusata, sostanzialmente, di scrivere le leggi al posto della politica: «Se si pensa a tutte le misure che vengono decise a Berna, si tratta di un pugno di esperti, non eletti da nessuno da nessuna parte (...) e la concentrazione di potere che sta avvenendo è molto, molto pericolosa». Non manca la relativizzazione della pandemia: «E una volta superata questa crisi da coronavirus – se in fondo è una crisi, ci si può certamente ancora chiedere quanto sia grande questa crisi...», né l’invito a resistere al cosiddetto “pensiero unico”: «Quindi, mentre ci sediamo insieme questa mattina, dobbiamo sapere che dobbiamo resistere a un mainstream, alla morale, a coloro che pensano di essere migliori [...] Siete parte di questa concentrazione che sta avvenendo perché non stiamo resistendo abbastanza. Bisogna controbilanciare affinché questo potere non diventi troppo grande». E c’è spazio anche per affermazioni errate sulla pandemia, con un poco velato attacco al collega dell’Interno Berset: «Abbiamo tagliato i letti in terapia intensiva», dichiarazione, questa, già più volte già smentita dall’Ufsp e dalla task-force, che hanno spiegato che si tratta di un problema di personale dal momento che i letti di terapia intensiva richiedono degli standard di cura molto più elevati, il che comporterebbe dover distogliere personale da altri reparti, motivo per il quale molti interventi sono già stati rinviati. E, infine, arriva l’invito alla tolleranza, che potrebbe suonare come un assist nei confronti della galassia degli scettici verso le misure anti-Covid e la vaccinazione all’insegna dell’“equilibrio sociale”: «Trattiamoci con rispetto per l’altro, accettiamo le opinioni altrui e lasciamo vivere tutti e cerchiamo di essere rispettosi delle opinioni degli altri nelle relazioni personali, ovunque, o anche nel comportamento».

Il Ps, nelle sue domande, punta l’accento sulle dichiarazioni di Maurer riguardo l’operato del governo, chiedendo al Consiglio federale se ritiene che tali affermazioni siano compatibili con il principio di collegialità; fra le altre questioni, i socialisti chiedono se il Governo veda o meno una connessione fra gli appelli del consigliere federale Udc alla resistenza e le manifestazioni violente contro le misure anti-Covid della scorsa settimana. Secondo le fonti vicine al Consiglio federale a cui fa riferimento il Tages Anzeiger, la Cancelleria federale ha assegnato il compito di rispondere al dipartimento guidato dal collega di partito di Maurer, Guy Parmelin; risposte che saranno comunque formulate a nome dell’intero Consiglio federale, che sarà quindi chiamato, in pratica, a prendere le distanze da Maurer o, in caso contrario, ad avallarne le dichiarazioni.

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