Svizzera

Un piano di misure per acqua più pulita in Svizzera

Il Consiglio federale concretizza l’alternativa alle iniziative popolari ‘eccessive e penalizzanti’ in votazione il 13 giugno.

Ancora troppe tracce di pesticidi nelle acque svizzere
(Keystone)
28 aprile 2021
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Berna – Il Consiglio federale vuole proteggere meglio le risorse idriche della Svizzera. Con questa idea in testa oggi ha avviato, fino al prossimo 18 agosto, la consultazione sul cosiddetto "Piano di misure Acqua pulita", che contiene un pacchetto di ordinanze agricole in relazione all'iniziativa parlamentare "Ridurre i rischi associati all'uso di pesticidi".

Durante la recente sessione primaverile, il Parlamento ha concluso il dibattito sull'iniziativa, depositata dalla Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati. Con le nuove disposizioni di legge viene potenziata la protezione dell'ambiente e delle acque dagli effetti negativi correlati all'uso di prodotti fitosanitari e biocidi, nonché dalle eccedenze di sostanze nutritive. "L'acqua potabile in Svizzera è di eccellente qualità e va assolutamente preservata", ha affermato davanti ai media a Berna, al termine della seduta dell'esecutivo, il consigliere federale Guy Parmelin.

Iniziative popolari "eccessive"

La legislazione costituisce una risposta più concreta, ha proseguito, rispetto a quella proposta dai testi sugli stessi argomenti che saranno sottoposti al popolo nella votazione del 13 giugno. Essi sono stati etichettati dal ministro dell'economia come "eccessivi e penalizzanti".

L'iniziativa parlamentare, che al contrario secondo Parmelin è una soluzione che giova a tutti gli attori coinvolti, concerne la legge sull'agricoltura, la legge sulla protezione delle acque e quella sui prodotti chimici. I suoi contenuti devono essere concretizzati a livello di ordinanza.

In una prima fase sono stati messi a punto i provvedimenti che riguardano il diritto agricolo al fine di attuare gran parte delle disposizioni della Politica agricola a partire dal 2022 (PA22+), "che come sapete è stata temporaneamente sospesa", ha ricordato il vodese. Il Parlamento ha poi deciso misure di ampia portata ed esteso il campo di applicazione oltre l'agricoltura.

Dimezzare rischi prodotti fitosanitari

L'obiettivo è di proteggere meglio le acque superficiali dei biotopi, quelle sotterranee e l'acqua potabile dalla contaminazione da prodotti fitosanitari. Uno dei traguardi principali a cui si ambisce è dimezzare, entro il 2027, i rischi associati all'uso di tali preparati, ha precisato Parmelin.

Se le aziende agricole intendono continuare a beneficiare dei pagamenti diretti, non potranno più, ad esempio, utilizzare principi attivi a elevato potenziale di rischio, quali gli erbicidi come il dimetacloro. I gestori dovranno attuare misure per ridurre il dilavamento e la deriva dei prodotti fitosanitari al di fuori delle particelle trattate e lasciare più spazio tra la particella e le griglie per l'evacuazione delle acque durante i trattamenti.

Sostanze nutritive

Per quanto concerne la protezione delle acque dalle eccedenze di sostanze nutritive, l'agricoltura dovrà fare in modo di generarne meno, così da ridurre le percentuali di azoto e di fosforo che si riscontrano nel suolo. In questo caso, l'obiettivo è diminuire le perdite di queste sostanze di almeno il 20% entro il 2030.

Il Consiglio federale propone anche di abolire il margine d'errore del 10% nel calcolo del bilancio di concimazione. Sarà invece sempre possibile trasferire le eccedenze in altre aziende in grado di valorizzare tali concimi, consentendo così di sostituire quelli sintetici.

L'ordinanza sui pagamenti diretti, quella sui sistemi d'informazione nel campo dell'agricoltura e quella concernente l'analisi della sostenibilità in agricoltura fanno parte di questo primo pacchetto. Un altro pacchetto sarà inviato in consultazione in un secondo momento.

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